Kevin Durant ha pubblicamente definito Kendrick Perkins, suo ex compagno ed ormai giornalista ESPN, un “venduto“, dopo che quest’ultimo si è schierato duramente contro Kyrie Irving ed il suo incompleto piano di boicottare la stagione NBA alla ripresa. KD è accorso quindi in ausilio del suo compagno di squadra ai Nets, biasimando le parole di un ex giocatore che sembra non ricordare più il codice comportamentale da rispettare tra colleghi.
Perkins è prontamente apparso nel corso del programma “First Take“, diretto da Stephen A. Smith, per rispondere alle accuse del quattro volte capocannoniere NBA. Quando Smith ha ricordato al pubblico il vero significato della parola “venduto”, l’ex centro è rimasto vittima dell’emozione e non ha contenuto le lacrime in diretta televisiva:
“Signori, siamo chiamati, in quanto giornalisti, ad informare il pubblico. Possiamo connotare un individuo con l’attributo “venduto” solo quando quest’ultimo si presenti come un uomo disonesto, capace di tradire il bene della propria comunità per il proprio, un mercenario senza scrupoli, che si lascia corrompere dal miglior offerente. È necessario riflettere sul significato profondo di un termine, ben prima di farne uso.”
“Sono stato uno dei primi a chiamare i proprietari NBA per non aver parlato subito e aver preso provvedimenti su ciò che sta accadendo in America. Sono stato al telefono un’ora e mezza con Danny Ainge, quindi KD non dirmi nulla sull’essere un venduto. Lascia che questo “venduto” ti ricordi una cosa. Ricordo questo giorno come se fosse ieri. 8 maggio 2011, festa della mamma. Tu ed io, Memphis, TN, attraversiamo problemi personali e indovinate un po’? Sei venuto nella mia stanza, ci siamo sfogati, abbiamo pianto insieme, abbiamo pianto diverso tempo, ci siamo sfogati a vicenda, non abbiamo lasciato quella stanza finché non ci siamo confidati. Eravamo contenti di esserci, l’uno per l’altro. Quindi KD… chiamare tuo fratello un uomo venduto. Sai quale sia il mio amore per te. Sai quanto ti voglio bene. A proposito, mia moglie, Vanity Perkins, tua sorella come un tempo la chiamavi, ed era solita prepararti un piatto di quei buoni maccheroni, formaggio e pane di mais: lei ti vuole ancora un mondo di bene. Ti ricordi di essere venuto a casa mia? C’erano anche i miei due figli più grandi che appena ti vedevano entrare dicevano “Ehi zio KD” e giocavi a combattere con loro? Anche loro ti voglio un mondo di bene. Questo stesso “venduto”, tuo fratello, questo fratello proprio qui sulla piattaforma di ESPN che ti parla oggi: ti amo ancora oggi fratello.”
L’emozionato accusato ha comunque ancora grande stima di Kevin Durant, con il quale ha perfino lottato per il titolo nel 2012: tutta la sua famiglia prova ancora enorme affetto per lui, nonostante le sue parole ignominiose.
Non si tratta nemmeno del primo alterco tra i due. Bisogna infatti riportare l’orologio al 2016, quando Durant scelse di accasarsi ai Golden State Warriors. Proprio in quel contesto, Perkins non riconobbe la scelta valida e coraggiosa, arrivando a criticare KD per essersi alleato con un nemico che altrimenti non sarebbe mai riuscito a superare.
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