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NBA, Fred VanVleet: “Pessimo tempismo della ripresa, ma giocherò”

Il giocatore dei Raptors ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a scegliere di tornare a giocare nella bolla di Orlando

Fred VanVleet giocatore dei Toronto Raptors, presente ieri in un meeting, ha parlato della ripresa della stagione, affermando che è stato difficile decidere se giocare o partecipare alle proteste. Alla fine la guardia originaria dell’Illinois ha deciso di tornare a giocare. Al meeting ha proprio spiegato le ragioni della sua scelta:

“Fa schifo. Il tempismo è terribile. Ma tutto il 2020 lo è stato per noi. Sappiamo tutti che la cosa giusta da fare sarebbe non giocare e prendere un’altra decisione. Sotto un punto di vista morale ha senso. Ma la vita continua. Siamo tutti ragazzi giovani, di colore, e nessuno di noi non vuole ricevere lo stipendio. Penso che quei soldi potrebbero essere usati in diversi modi”

Fred ha continuato a parlare delle proteste del movimento Black Lives Matter contro le ingiustizie sociali e le violenze dei poliziotti:

“Tutto ciò (le proteste, N.d.A.) non finirà quest’estate o nei prossimi mesi. Il razzismo, l’ingiustizia sociale e la brutalità della polizia non sono cose che finiranno presto. La nostra è una lotta a lungo termine e questo è parte della mia decisione. Ma se la lega, o gran parte della mia squadra, avrebbe deciso di non giocare, sarei rimasto anch’io fuori dalla ripresa. Non mi sarei nemmeno schierato per giocare. Penso che molti di noi abbiano deciso di giocare e dovremo convivere con tutto questo. Confido che il mio cuore sia nel posto giusto e che io stia facendo abbastanza per fare il cambiamento che serve a questo paese”

I Raptors saranno la prima squadra a viaggiare in Florida, e inizieranno i propri allenamenti nella palestra della Florida Gulf Coast University due settimane prima della ripresa ufficiale nella bolla di Orlando. VanVleet ha ammesso di essere preoccupato per l’aumento dei casi in Florida e ha anche detto che la sua preoccupazione maggiore era proprio un possibile contagio della sua famiglia nel caso si fossero trovati nella bolla.

Il giocatore dei Raptors prima dello stop forzato viaggiava a 17.6 punti, 6.6 assist e 1.9 palle rubate di media a partita, e la franchigia di Toronto aveva un record di 46 vittorie e 18 sconfitte.

 

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