Cameron Payne ha vissuto sul margine le ultime stagioni in NBA non riuscendo a ritagliarsi in alcun modo un ruolo da protagonista. Scelto dagli Oklahoma City Thunder al Draft 2015, ha giocato anche per i Bulls e i Cavaliers, ricevendo inoltre un invito al Camp dai Raptors non convincendo però la squadra e finendo così per accettare un’avventura in Cina. A gennaio il ritorno negli Stati Uniti, in G League, dove ha tenuto una media di 23.2 punti a partita per i Texas Legends fino allo stop della lega causato dal Coronavirus.
Adesso i Phoenix Suns gli daranno una nuova opportunità, garantendogli un contratto di due anni, che coprirà la ripartenza della stagione a Orlando e la stagione successiva. Ne ha dato notizia Shams Charania di The Athletic su Twitter.
I Suns stavano cercando un playmaker che potesse coprire le spalle a Ricky Rubio e Jevon Carter; lo stesso Payne – assieme a Elie Okobo, Ty Jerome e Jalen Lecque – proverà a non deludere le aspettative. Nella prossima finestra di free agency si pensa che Phoenix proverà un colpo grosso in quella posizione.
Si prospetta per Cameron Payne una nuova chance di convincere l’NBA e stabilirsi come un nome affidabile nella lega. Sebbene infatti le sue abilità siano adatte alla pallacanestro moderna, sono il suo tiro e la sua abilità nel distribuire che non hanno convinto appieno.
Ritroverà in panchina coach Monty Williams, già vice di Scott Brooks ai tempi di Oklahoma City.
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