I fatti riguardanti la sospensione della NBA sono ormai notti. L’11 marzo, poco prima della partita contro gli Oklahoma City Thunder, Rudy Gobert venne testato positivo al Coronavirus. Successivamente, sui social, si diffuse un video in cui si poteva notare lo stesso lungo francese scherzare con i giornalisti poche ore prima, mentre toccava i loro microfoni. Un comportamento che non è andato particolarmente a genio a Donovan Mitchell, il quale – dopo aver scoperto di essere stato infettato – ha interrotto subito i suoi rapporti con il compagno.
Nelle ultime settimane sono giunte voci di un loro riavvicinamento, confermato peraltro dalle parole dello stesso Mitchell solo qualche ora fa. Gobert, invece, ha ammesso come i rapporti con la guardia dei Jazz non siano ancora idilliaci:
“Il rapporto non è perfetto, ma la cosa importante è che ci rispettiamo l’un l’altro e condividiamo lo stesso obiettivo per il bene della squadra. Le critiche dopo il video in cui toccavo i microfoni dei giornalisti? Ovviamente dal punto di vista umano è dura quando tutto il mondo ti giudica o ti minaccia o ti manda energia negativa. Ma allo stesso tempo le persone ti giudicano sulla percezione che hanno, e quella potrebbe essere anche solo una foto, un video, un’intervista o un azione. Perciò le persone non ti conoscono per davvero. Chi mi sta intorno sa che persona sono e cosa è importante per me. Non posso controllare la percezione di tutti su di me, ma posso controllare le mie azioni e quello che faccio per chi mi sta vicino e la mia comunità, o i miei compagni dentro e fuori dal campo. Questo è ciò che è importante”.
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