Si avvicina la ripresa della stagione NBA e, per questo motivo, la lega ha diramato le direttive da seguire per poter raggiungere Orlando: se un giocatore salta uno dei due test per il COVID-19, previsti prima della partenza, non potrà volare in Florida. Solo dopo aver registrato tre test negativi su tre allora potrà raggiungere i compagni di squadra, come scrive Shams Charania.
I giocatori potranno raggiungere la bolla di Orlando in vari modi: con un volo privato o in macchina, solo dopo aver effettuato due test con esito negativo, oppure con un volo di linea, dove in questo caso i test negativi dovranno essere tre. In tutti i casi, comunque, la modalità di viaggio dovrà essere concordata con la lega.
I giocatori NBA positivi al virus, invece, devono restare in quarantena per 14 giorni ed essere negativi in due test prima di avere l’autorizzazione a viaggiare. Come riporta Malika Andrews di ESPN, risulta improbabile che questi ultimi possano arrivare a Orlando già dalla prossima settimana.
Il primo gruppo di squadre arriverà in Florida nella giornata di martedì, mentre mercoledì e giovedì il Disney World Resort accoglierà gli ultimi due gruppi: dopo una quarantena di due giorni, le squadre arrivate il primo giorno potranno allenarsi nella giornata di giovedì.
Dal 23 giugno è salito a 25 il numero di positivi, con Miami Heat, Denver Nuggets e Brooklyn Nets le franchigie più colpite.
Durante i training camp i giocatori potranno giocare 5 contro 5 e sono previste tre amichevoli per squadra a partire dal 22 luglio.
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