14. Karl-Anthony Towns (Minnesota Timberwolves)
Nonostante gli ormai famosi limiti caratteriali di KAT, dipinti da suoi ex compagni di squadra come Jimmy Butler, il lungo dei Minnesota Timberwolves rimane un fattore incastonato in una squadra decisamente non al suo livello. Towns ha un +/- davvero da superstar NBA con +4.8 nelle ultime cinque stagioni. Cifre che solo alcune leggende della lega sono riuscite a superare: Michael Jordan (7.9), LeBron James (6.2), Vince Carter (5.4), Chris Paul (5.3), Nikola Jokic (5.2), David Robinson (5.2), Charles Barkley (5.1) e Kareem Abdul-Jabbar (5.0). Le mani di KAT sono un lusso per un lungo, non solo per un tiratore ma anche come passatore. I suoi 4.4 assist di media a partita testimoniano la sua efficacia anche come scaricatore di livello. In questa stagione sta viaggiando a cifre mai toccate durante la sua carriera nella sezione punti (26.5), assist (4.4) e triple realizzate per partita (3.3).
13. Chris Paul (Oklahoma City Thunder)
Se gli Oklahoma City Thunder si ritrovano sorprendentemente nella parte alta della Western Conference, parte del merito va a Chris Paul. Un nome e un cognome che definiscono tutto il talento dell’ex play di Houston. Con la franchigia di Oklahoma, CP3 sta davvero mostrando di poter ancora fare la differenza sul parquet nonostante un contratto pesantissimo. 35 anni compiuti e con 85 milioni nei prossimi due anni, il destino di Paul con i Thunder sembrava essere segnato: un breve passaggio in città prima della ricostruzione totale della franchigia. Invece OKC non aveva fatto i conti con il play nativa della Carolina del Nord. In questa stagione, più che mai, ha mostrato le sue doti da clutcher. Forse uno dei giocatori più affidabili quando si tratta di decidere una partita. Tutto questo è CP3. Per ora l’affare – dopo lo scambio con Westbrook – l’ha fatto in maniera inconsapevole OKC.
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