LeBron James sostiene che il rifiuto di Donald Trump di vedere le partite NBA non sia una grande perdita per la lega. La stella dei Los Angeles Lakers ha parlato di questo argomento con Mark Medina di USA Today. Ecco le dichiarazioni di LeBron a riguardo:
“Non credo proprio che la nostra lega sia triste per aver perso uno spettatore come lui. È tutto quello che ho da dire. Non voglio entrare troppo in questo argomento perché so perfettamente dove si potrebbe andare a finire, so dove potrebbe guidarmi un domani. Non voglio continuare anche perché credo che la nostra lega sia in un’ottima posizione e che abbia tifosi in tutto il mondo.”
Il presidente Trump aveva precedentemente criticato gli atleti NBA che si erano inginocchiati durante l’inno. Aveva apostrofato il gesto di protesta come “vergognoso” e “inaccettabile”. Moltissimi giocatori e allenatori NBA, compreso LeBron James, si sono inginocchiati durante l’inno, grazie anche al nulla osta rilasciato da Adam Silver. La NBA vieterebbe, almeno formalmente, di inginocchiarsi durante il ‘national anthem’, ma il commissioner ha annunciato che la regola non verrà applicata.
LeBron James ha continuato il suo discorso riguardo il presidente parlando della leadership necessaria per guidare un paese. Ecco le sue parole, dove accenna alle prossime elezioni:
“Spero che tutti quanti, non importa l’etnia, il colore della pelle, la taglia, si accorga di chi abbia la leadership nel nostro paese. Spero che capisca che ormai novembre è dietro l’angolo ed è un grande momento per noi americani. Il gioco andrà avanti anche senza la visione di Trump. Posso sedermi qui e parlare in nome di tutti quelli che amano il basket: non ce ne frega nulla.”
LeBron James non è l’unica personalità NBA ad aver criticato Trump. Anche coach Doc Rivers ha parlato dell’argomento mercoledì.
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