4. Charles Barkley, 1994 Western Conference Round 1 vs. Golden State Warriors – 56 punti
Per impressionare un coach del calibro di Don Nelson ce ne vuole. Nessun problema per Charles Barkley, che nel 1994, nella serie contro gli Warriors allenati proprio da Nelson, segnò 56 punti in gara-3. Una prestazione offensiva stellare: 23-31 dal campo, 7-9 dai liberi, e 14 rimbalzi a contornare il tutto. Barkley segnò 38 punti nella prima metà di gara (record NBA), 27 dei quali nel primo quarto. Dopo aver segnato i primi 12 punti per i suoi Suns, si avvicinò a Nelson e gli chiese se avesse intenzione di raddoppiare su di lui. Gli Warriors non lo fecero, e Barkley sfruttò l’occasione fino alla fine.
Dopo la partita, il coach di Golden State elogiò la performance così:
“Nessuno pensava che mettesse tutti i tiri. Ha giocato una delle partite più incredibili che abbia mai visto, da giocatore e da coach.”
E Nelson di partite ne ha viste tante…
3. Donovan Mitchell, 2020 Western Conference Round 1 vs. Denver Nuggets – 57 punti
Ed ecco la new entry di questa classifica, che la scorsa notte, a 24 anni ancora da compiere, si è piazzato direttamente sul gradino più basso del podio con una prestazione da 57 punti. Aggiungeteci il 57,6% dal campo (con uno spaventoso 72% da due punti), 9 rimbalzi e 7 assist, e vi troverete davanti una notte da vero record per l’intera NBA, che però, come spesso è accaduto per i giocatori presenti in questa lista, non è bastata ad avere la meglio sulla squadra rivale. Dopo aver tenuto in piedi la sua squadra per l’intera partita, infatti, Mitchell è dovuto capitolare al termine di un tempo supplementare sotto i colpi dei Denver Nuggets.
Nonostante questo, sarà una notte difficile da dimenticare per lo stesso Mitchell e per i tifosi Jazz: dopotutto, il numero 45 ha infatti segnato quasi la metà dei punti della propria franchigia (57 sui 125 totali).
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2. Elgin Baylor, 1962 NBA Finals vs. Boston Celtics – 61 punti
Elgin Baylor è stato uno dei più grandi giocatori degli anni ’60: in una lega dominata da Wilt Chamberlain e Bill Russell, infatti, è difficile farsi un nome, ma Baylor ci riuscì, diventando un pilastro dei Lakers, con i quali giocò per 14 anni. Baylor è famoso per diversi motivi, uno dei quali è una delle migliori performance della storia delle NBA Finals. Nel 1962, in gara-5 contro i Celtics, il numero 22 dei Lakers segnò 61 punti e cattura 22 rimbalzi. Non dimentichiamo che nei Celtics giocava Bill Russell, forse il difensore migliore di sempre, e Tom Sanders, altra macchina difensiva. Ma in quell’occasione Baylor fu meglio di tutti loro.
Eppure, la vittoria di gara-5 non bastò ai Lakers, che persero la serie e il titolo. I 61 di Baylor però sono tutt’ora il record di punti segnati in una partita delle Finals; solo delle Finals però, perché se si parla di Playoff in generale c’è stato qualcuno che è riuscito a superare i 61 di Elgin…
PER CONOSCERE LA STORIA DI ELGIN BAYLOR: L’NBA dei nostri nonni: Elgin Baylor, “the Whites’ Curse”
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