Giannis Antetokounmpo ed i Milwaukee Bucks sono sotto 3-0 nella serie contro i Miami Heat nel secondo turno dei playoff e Jamal Crawford sembra sapere perché la squadra stia facendo fatica a segnare in quasi ogni zona del campo. Crawford, infatti, crede che i Bucks abbiano bisogno di “qualcuno affidabile che possa creare, generare punti quando le cose si fanno difficili”. Questo il suo tweet comparso venerdì sera:
“Ai Bucks manca un Dev Booker, un Brad Beal, un CJ, un giocatore di questo tipo. (Non sto dicendo loro specificatamente, quindi rilassatevi) Hanno bisogno di qualcuno che possa creare, generare punti quando le cose si fanno difficili.”
https://twitter.com/JCrossover/status/1302052551471165440?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1302052551471165440%7Ctwgr%5Eshare_3&ref_url=https%3A%2F%2Fclutchpoints.com%2Fbucks-news-what-milwaukee-is-missing-next-giannis-antetokounmpo-per-jamal-crawford%2F
Giannis Antetokounmpo vincerà probabilmente il suo secondo premio MVP consecutivo in questa stagione, tuttavia, per la seconda annata di fila, la superstar dei Bucks dovrà probabilmente abbandonare anzitempo la corsa Playoff. Le difficoltà del greco sono evidenti con gli Heat che stanno cercando di sfidarlo apertamente riempiendo l’aerea e lasciandogli la possibilità di tirare dall’arco. In Gara 3, la strategia di Miami ha pagato: Giannis ha chiuso il match con 0/7 dall’arco. I Bucks, negli ultimi 17 minuti di gioco, hanno registrato un ancor più pessimo 0/15.
Gli Heat hanno così messo a segno un ultimo quarto da record (40-13) e ora si ritrovano ad una vittoria di distanza dal poter avanzare verso le finali di Eastern Conference. Sarebbe una delle più grandi sorprese nella storia della NBA moderna poiché i Bucks avevano il miglior record della NBA (per la seconda stagione consecutiva, ndr) e la maggior parte degli addetti ai lavori puntava proprio su di loro per la corsa Playoff 2020.
Nessuno dubita della grandezza di Antetokounmpo, ma è chiaro che manchi qualcosa per rendere Milwaukee una vera e propria schiacciasassi. Poi, avere un’altra stella in campo fa tutta la differenza. Almeno è sempre stato così nella storia della NBA di oggi.
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