Per una squadra impegnata ad arrivare fino in fondo nei Playoff NBA, le diverse serie da affrontare rappresentano, volta per volta, una sfida cui adattarsi. Coach Vogel lo ha fatto nella serie contro gli Houston Rockets, rappresentati per eccellenza della “small ball”. L’assenza di centri puri nelle rotazioni di D’Antoni ha indirizzato Vogel nel ridurre il tempo di utilizzo dei vari Javale McGee e Dwight Howard.
La prossima sfida contro i Denver Nuggets potrebbe però vedere, nuovamente, una modifica delle rotazioni. Forti di Nikola Jokic, quello che, attualmente, è il pivot più decisivo e talentuoso della lega (Adebayo permettendo), i Nuggets rappresentano un ritorno al passato per i Lakers. Ad analizzare l’accoppiamento è stato proprio coach Vogel:
” ‘Joker’ è uno dei giocatori più unici al mondo, uno dei centri più particolari dell’intera storia della NBA. Può essere pericoloso in tutte le maniere possibili. Da 3, in post, e ovviamente nei passaggi”
“Questo renderà la serie differente, molto differente, in realtà, nella maniera in cui utilizzeremo i nostri centri. Non voglio scendere nei dettagli, ma ritorneremo ad essere i Lakers che siamo stati tutto l’anno. Nella scorsa serie ci siamo adattati ad una squadra che utilizzava la “small ball”, ora ritorneremo come prima”
L’adattamento dei Lakers ai Rockets è evidente dai 23 minuti totali giocati da Howard e McGee nelle ultime quattro partite della serie. Ultime quattro partite che sono state tutte vittorie, e che hanno visto coach Vogel impiegare Markieff Morris da stretch-5 oltre che più possessi per Anthony Davis, che ha bullizzato chiunque sul lato offensivo.
La fisicità e la stazza dei Lakers è stata un’arma per tutta la stagione, permettendo ai gialloviola di guidare la lega per stoppate e di classificarsi al 9° posto per rimbalzi. L’accoppiamento con Jokic metterà seriamente alla prova il reparto lunghi.
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