Nella notte italiana non si è giocata solo Gara 3 delle Eastern Conference Finals ma sono anche stati assegnati gli Emmy Awards. Per chi non lo sapesse, gli Emmy Awards sono un premio statunitense conferito dalla “Academy of Television Arts & Sciences” ai migliori programmi televisivi trasmessi in prima serata. E quest’anno a trionfare è stato anche “The Last Dance“, la serie di 10 puntate prodotta da ESPN sull’ultima stagione di Jordan ai Bulls.
La vittoria è arrivata nella categoria delle migliori serie doc/non fiction. The Last Dance ha battuto le altre serie candidate, ovvero American Masters, McMillions, Hillary e Tiger King. Questa categoria era una delle più combattute quest’anno, e sicuramente l’immagine mediatica di Michael Jordan, un uomo che sa come si vince, ha aiutato tutto il team della serie a portare a casa l’importante riconoscimento.
Il regista della serie, Jason Hehir, ha ringraziato tutti i partner della serie, tra cui la NBA, ESPN, Netflix:
“E grazie a Michael Jordan per averci concesso il suo tempo, la sua onestà e il suo candore. Un grazie anche alle altre 105 persone che si sono sedute per raccontarci tutta la storia con il massimo dell’onestà e della chiarezza. Spero che siamo riusciti a portare un po’ di luce in un anno particolarmente buio”
Per ESPN si tratta anche della prima vittoria di un Emmy dopo aver ricevuto 3 candidature per la serie 30 for 30. The Last Dance ha ricevuto anche altre due candidature: una per il miglior regista di una serie doc/non fiction e una per il miglior editing fotografico. Questo importante riconoscimento arriva dalla critica dopo che già il pubblico aveva “premiato” la serie con 6,7 milioni di spettatori di media a puntata negli Stati Uniti, raggiungendo punte di 7,2 milioni per il primo episodio della serie.
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