Dopo aver tentato di accedere alla postseason, non riuscendoci, Billy Donovan ha chiuso il suo capitolo con gli Oklahoma City Thunder, ponendo fine ad una “relazione” durata 5 anni.
Attualmente, Donovan è il nuovo allenatore dei Chicago Bulls, ma prima di salutare definitivamente OKC, ci ha tenuto a condividere i suoi pensieri su questi 5 anni tramite un’intervista ai microfoni di ESPN. Per cominciare il discorso, ha spiegato che la ricerca di una nuova panchina non era legata alla ricerca di una squadra già pronta a competere per il titolo:
“Mi piacerebbe mantenere i contatti con tutte le persone che ho conosciuto in Oklahoma. Ho un grande rispetto per tutti lì. [Sulla scelta della nuova panchina] Penso che le notizie si siano basate su come mi sentivo riguardo a una ricostruzione o meno di una squadra, o se stavo cercando una squadra già pronta. La verità è che non sono mai stato troppo coinvolto da questi fattori. Per me era molto più importante sapere che il mio tempo era finito lì, e che ero alla ricerca di un nuovo contesto”.
Billy Donovan ha aggiunto di essere rimasto in contatto con l’organizzazione Thunder e il General Manager Sam Presti. Tutto sommato, si è goduto il suo periodo di cinque anni con i Thunder, un mandato che prevedeva cinque apparizioni consecutive ai playoff.
Per concludere il discorso, ci ha tenuto a ringraziare la città e l’organizzazione:
“Non ne ho mai parlato davvero. Sento che Oklahoma City è stata incredibilmente aperta e onesta con me. Abbiamo parlato a lungo prima di lasciarci, e lo apprezzo molto dall’organizzazione e da Sam Presti. Inoltre sono davvero soddisfatto del gruppo di giocatori con cui ho lavorato per tutti e cinque gli anni”.
Ora, il compito di Donovan è quello di guidare la giovane squadra dei Chicago Bulls guidata da Zach LaVine. Sicuramente porterà con sé delle buone esperienze raccolte negli anni in Oklahoma, per iniziare quella che è per lui una nuova sfida.
Leggi anche;
Antetokounmpo ai Golden State Warriors, follia o realtà? Iverson ci crede
NBA, Coach Vogel e LeBron James elogiano la partita di Dwight Howard
NBA, i Warriors non sceglieranno LaMelo Ball