La stagione del riscatto di Dwight Howard è arrivata all’ultimo atto e la speranza, sua e dei Los Angeles Lakers, è che si possa chiudere nel migliore dei modi. Dopo 11 lunghi anni Superman torna a giocare le Finali NBA, dopo che nel 2009 si era dovuto arrendere, insieme ai suoi Orlando Magic, proprio ai Lakers.
L’ex Houston Rockets, dopo la vittoria in Gara 5 contro i Denver Nuggets, che ha portato i ragazzi di coach Vogel a giocarsi l’anello, ha espresso tutta la sua gratitudine davanti ai giornalisti:
“Avere una nuova possibilità di vincere il titolo NBA significa molto per me. Sono felice di avere di nuovo questa possibilità. Ho promesso a me stesso che, se mai avessi avuto una nuova occasione per diventare campione, avrei dato tutto me stesso per raggiungere l’obiettivo. Finalmente l’occasione è arrivata, non aspettavo altro. Sono pronto a dare il massimo”
Anche se non siete fan del giocatore, è difficile non essere felici per la persona e per la sua storia. Passare da essere il miglior centro della NBA ad un peso che ogni squadra scaricava non appena ne aveva l’opportunità, non deve essere stato facile. Con l’età però è cresciuta anche la maturità e la consapevolezza che i treni da prendere non erano poi molti. E questa stagione lo ha dimostrato, con Howard che ha accettato ogni situazione senza fiatare, anzi sempre col sorriso sulle labbra.
Non solo uomo spogliatoio però. Anche in questi playoff Howard ha dimostrato di poter essere ancora un giocatore importante per una squadra da titolo come dimostrano le ultime due partite della serie contro Denver, entrambe giocate da titolare.
Alla sedicesima stagione NBA, dopo troppi anni di anonimato, Howard è tornato Superman. La credibilità è stata riconquistata. Per la redenzione completa, mancano ancora 4 vittorie.
Leggi anche:
Playoff NBA: niente rimonta per i Nuggets, Lakers alle Finals dopo 10 anni di assenza
LeBron James scrive la storia con la sua decima finale NBA
NBA, Frank Vogel: “Nessun asterisco per chi vincerà il titolo”