Dopo sei stagioni e cinque finali giocate da assoluto protagonista con la maglia dei Golden State Warriors, Andre Iguodala si trova nuovamente a giocare una serie finale, questa volta in qualità di membro dei Miami Heat.
Tuttavia, nonostante la sua carriera sia proseguita lontano dalla Baia, lo stesso Iguodala è rimasto legatissimo alla comunità di Oakland, tanto da rimproverarsi perfino qualche atteggiamento nostalgico:
“Parlo con i miei ex compagni degli Warriors ogni giorno, li difendo dalle accuse insultanti sui social, rispondo ai messaggi dei tifosi californiani come se fossi a tutti gli effetti ancora un loro beniamino. Ovviamente i rapporti umani ed i successi sportivi sono indimenticabili, ma dovrei tentare di comportarmi maggiormente da giocatore degli Heat, per una questione di professionalità e di rispetto nei riguardi di chi mi ha scelto. Cercherò quindi di pensare al resto della mia carriera, ormai non più longeva, per cercare di massimizzare questa gloriosa opportunità offertami, lavorando sodo e ricercando il divertimento. Siamo in finale, secondo chiunque con lo sfavore del pronostico. Non resta altro che giocare come sappiamo per onorare questa particolare cavalcata.”
Nonostante l’approssimarsi del ritiro, “Iggy” è ancora un giocatore determinante, intelligente ed essenziale per una squadra competitiva. Grande lettore di situazioni e uomo difficilmente battibile in difesa, il numero 28 dei Miami Heat è approdato alla sesta finale NBA consecutiva. Con i suoi sotto nella serie, servirà, seppur contingentato, l’apporto del veterano che meglio di chiunque altro sa come arginare LeBron James, come fece nel 2015, meritandosi di diritto il premio di MVP delle Finali.
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