NBA Finals, i Lakers rischiano nel finale, ma si portano a casa Gara 2
Un’altra prestazione spaziale di James e Davis regala la vittoria ai Lakers. Los Angeles in vantaggio per tutta la partita, rischia di farsi raggiungere solo quando si rilassa tra il terzo e l’ultimo quarto
Si prospettava una serata dura per i Miami Heat, che si presentano in Gara 2 con due assenze molto pesanti; Goran Dragic e Bam Adebayo sono infatti fuori dal quintetto di partenza e dalla partita. Coach Spoelstra si affida a Tyler Herro dal primo minuto, segnando il record per il giocatore più giovane a giocare titolare le NBA Finals, superando un mostro sacro come Magic Johnson, e al ritorno di Meyers Leonard, che ha giocato una sola partita di questi playoff.
I Los Angeles Lakers si presentano con una bella dose di sicurezza addosso, ma sempre concentrati sull’obiettivo titolo. Coach Vogel schiera il solito quintetto, formato da Caldwell-Pope, Danny Green, James, Davis e Dwight Howard.
Pronti via, ed è proprio Howard a risultare un fattore nei primi minuti della sfida. Dopo aver tirato pochissimo in Gara 1, mette a segno 6 punti, tutti nel pitturato, lottando come un leone al ferro, prendendo anche due rimbalzi e fornendo un assist, tutto in soli 6 minuti di partita. Con due uomini fondamentali fuori, gli Heat si affidano per forza di cosa al loro uomo migliore, Jimmy Butler, risultando un po’ prevedibili in fase di impostazione, e rimanendo ingabbiati negli ottimi schemi difensivi dei Lakers. Giro di sostituzioni, e gli uomini più significativi ad entrare sono Kuzma, Rondo e Kendrick Nunn. Il rookie entra inserendo la marcia in più che serve a Miami, spingendo molto in transizione e andando più volte a segno.
Non si può dire la stessa cosa per Kyle Kuzma, che entra molto carico, ma è protagonista di diversi errori banali, perdendo un paio di palloni importanti. Il primo quarto si chiude sul 29-23, nel mezzo un Anthony Davis come al solito inarrestabile.
Il secondo quarto si apre nel segno di LeBron James, che mette in mostra il solito ottimo stato di forma. Fortunatamente per i gialloviola, gli Heat non riescono mai a ribaltare il risultato, e si ritrovano ad inseguire un vantaggio di +13 degli avversari. Subentra Alex Caruso e ha il tempo di mettere a segno due triple, mentre ad uscire è Danny Green per infortunio, dopo due quarti di parecchia sostanza.
Positivissimo l’intero primo tempo di Jimmy Butler, autore di 11 punti, 8 assist e 5 rimbalzi, il cui unico difetto è quello di intestardirsi sul voler penetrare in momenti di difficoltà, soprattutto dopo che Vogel gli piazza in marcatura Davis. Miami riesce a giocare poco dentro l’area, e si affida alle combinazioni per liberare Herro, Crowder e Duncan Robinson, che commettono giocoforza, diversi errori. Il fattore dominante del secondo quarto è sicuramente Rajon Rondo, per questi playoff è sicuramente lui il terzo violino per i Lakers, autore di 9 punti e 4 assist alla fine del primo tempo, con due passaggi meravigliosi.
Dopo un primo tempo d’accademia, il terzo quarto è una vera e propria sliding door di Gara 2. Los Angeles ottiene un ampio vantaggio di 18 punti nel segno di Anthony Davis. The Brow ne mette 15 all’interno del quarto, e commette pochissimi errori, segnando tanto dentro e fuori dall’arco. Spoelstra fa rientrare Iguodala per guidare una difesa apparentemente allo sbando; gli Heat concedono un rimbalzo dopo due liberi sbagliati da Howard a Caldwell-Pope, non proprio il migliore dei rimbalzisti.
A risaltare per Miami è invece Kelly Olynyk, il canadese mette a segno 24 punti in tutto il match, risultando preciso da tre e aiutando Butler a gestire i compiti offensivi. Nel finale del terzo quarto dentro anche Jr. Smith per i Lakers, che fanno a meno di Davis e iniziano a subire le offensive avversarie. I gialloviola si rilassano forti del vantaggio, e quasi rischiano di subire una rimonta, sbagliando 8 tentativi dal campo di fila.
Nel finale di partita c’è il ritorno in campo di Danny Green che non convince molto ed è poco lucido al tiro, mentre Kuzma migliora la sua serata mettendo a segno alcuni tiri da posizione importante. Jimmy Butler raggiunge la doppia doppia con 25 punti e 13 assist, mentre sale in cattedra LeBron, ancora più decisivo nell’ultimo quarto. Il Re flirta con la tripla doppia, chiudendo con 33 punti, 9 rimbalzi e 9 assist. Ottima anche la prestazione di Tyler Herro che convince da titolare, segnando 17 punti e prendendo 7 rimbalzi. In ogni caso il divario tra le due squadre si allarga nuovamente al rientro di AD, e grazie alla prestazione di Rondo sempre più allenatore in campo di questi Lakers. 124-114 e Los Angeles si porta sul 2-0.
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