Come un fulmine a ciel sereno, alla rivoluzione degli Houston Rockets si è aggiunto un ulteriore tassello. Dopo aver salutato coach D’Antoni, Houston perde anche il General Manager Daryl Morey.
Insieme all’allenatore italo-americano, Morey è stato il principale promotore della particolare filosofia di gioco texana delle ultime stagioni. I risultati non sono stati dalla loro parte. Così il GM si è preso le sue responsabilità e ha deciso di lasciare:
“È stata una bella avventura. Personalmente, la fine è arrivata al momento giusto. Mio figlio è appena uscito dal liceo, e ora è il momento di vedere cosa riserva il futuro alla mia famiglia, cosa ci aspetta. Penso sia il momento giusto”
Pare che Morey abbia comunicato la volontà di lasciare al patron Fertitta nell’immediato post-eliminazione dai Playoff. Le parti sono silenziosamente giunte ad un accordo nonostante, nelle prime interviste dopo l’uscita dai Playoff, Fertitta riponesse ancora fiducia in Morey:
“Ha sempre detto ‘Non sarò qui per sempre. A un certo punto ritornerò sulla East Coast’. Non pensavo sarebbe mai successo. Nonostante Daryl abbia passato qui ben 15 anni, sentivo che questo sarebbe stato l’anno. Sono rimasto sorpreso, ma mi sono ricordato delle conversazioni passate. E anche lui me le ha ricordate, qualche volta”
L’ultima stagione ai Rockets verrà sicuramente ricordata da Morey per la crisi scatenata da un suo tweet a favore di Honk Kong. La NBA ha da subito preso le sue parti, anche se questa scelta è costata alla lega diverse centinaia di milioni di introiti dalla Cina. Nonostante ciò, Morey ricorderà con piacere questo periodo:
“Mi sento incredibilmente fortunato ad avere avuto la possibilità di far parte di questa organizzazione. […] Penso che si siano fatte grandi cose. Anche se, ovviamente, non abbiamo raggiunto il titolo, ma se non sei gli Warriors o hai un certo giocatore a roster, allora diventa difficile. È un campo difficile: ho comunque bellissimi ricordi e tanto orgoglio per aver fatto parte di questa franchigia”
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