Shaquille O’Neal non sembra aver gradito particolarmente i reiterati festeggiamenti di alcuni giocatori dei Los Angeles Lakers, freschi campioni NBA della stagione 2020-2021.
I bersagli dell’invettiva di Shaq sarebbero i giocatori di secondo paino della franchigia gialloviola, nella fattispecie coloro i quali non avrebbero dato un apporto così indispensabile per la vittoria finale. Il commento appare inevitabilmente drastico, specie in relazione a una disciplina sportiva collettiva come la pallacanestro, ma va interpretato rammentando la carriera eccezionale e la personalità ingombrante dello stesso Shaquille O’Neal.
“The Diesel” ha vinto quattro titoli NBA in carriera, tre dei quali con i Lakers e da MVP delle Finali, ed è uno degli esempi più concreti del concetto di dominio incarnato da un giocatore di basket. Le sue parole, indirizzate a giocatori da lui ritenuti “mediocri”, hanno lo scopo, seppur con mezzi fin troppo diretti, di ridimensionare chi continua ininterrottamente a esibire un successo del quale non è né unico né primo architetto:
“Da ex giocatore non posso vedere i giocatori di seconda fascia dei Lakers vantarsi della vittoria come se fossero stati loro la sola motivazione del successo. Non faccio nomi precisi, ma avrete intuito subito l’identità dei miei bersagli. E’ ridicolo continuare in questo modo. Festeggiare postando una storia va bene, ma continuare, specie senza aver inciso davvero sul parquet, è un buon modo per ridicolizzare se stessi”.
Probabile, a giudicare dall’abuso social di alcuni giocatori nell’ultimo periodo, che i maggiori indiziati siano Kyle Kuzma, Alex Caruso e Danny Green.
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