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NBA, Derrick Rose: “Allen Iverson mi ha dato la libertà di essere spericolato”

Derrick Rose è stato intervistato da un’altra leggenda dei Chicago Bulls come BJ Armstrong

Derrick Rose è ricordato per essere stato il più giovane MVP della storia NBA.  Quel giocatore, purtroppo lontano parente di quello attuale, riusciva a seminare il panico tra i difensori grazie alla sua velocità, alla sua esplosività, ai suoi cambi di direzione.  Un mix di qualità fisiche e tecniche che lo rendeva uno dei migliori penetratori della lega, con pochi eguali nel finire al ferro.  

In un’intervista con BJ Armstrong, DRose ha parlato del gioco in generale, nominando in particolare Allen Iverson:

“Tutti quanti cercano la libertà sul parquet.  Qualsiasi grande giocatore, quando pensi al suo gioco, all’allenatore o al sistema in cui era, ti accorgi che in qualsiasi posizione giocasse aveva la libertà di fare ciò che voleva.  Charles Barkley aveva la libertà di palleggiare a tutto campo.  Allen Iverson mi ha dato la libertà di giocare in modo spregiudicato.  Se pensi a noi due, il suo modo di attaccare il ferro è un po’ diverso, ed è per questo che non mi piace paragonare i giocatori.  In fondo ogni giocatore è lì per un motivo, come tutto in natura.”

Derrick Rose ha concentrato il suo ragionamento sulla libertà.  Secondo l’ex Chicago Bulls, i grandi campioni hanno bisogno di giocare in modo libero, potendosi prendere tutte le iniziative che vogliono.  Rose è stato sicuramente un esempio di grande campione che rendeva al massimo con grande libertà di scelta.  

Lo stesso Allen Iverson fu un giocatore anarchico e spettacolare allo stesso tempo.  Con A.I in campo la palla la gestiva lui, decidendo come e quando attaccare.  D’altronde poteva sfruttare una combinazione di qualità offensive unica, forse senza eguali nella storia NBA.  The Answer vinse il suo unico MVP nel 2001, dieci anni esatti prima di Rose, con 31 punti di media a partita.

Nelle ultime stagioni Derrick Rose è riuscito a ricalibrare il suo gioco.  Dopo anni di sofferenze, in questa stagione ha messo a segno 18.1 punti di media con i Detroit Pistons, in doppia cifra per la seconda stagione di fila.

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