Dopo una lunghissima marcia di avvicinamento, ecco il Mock Draft 2020 definitivo firmato dalla redazione di NBAReligion.com: tutto ciò che avete bisogno di sapere su una delle notti più importanti dell’anno
15) Orlando Magic – Cole Anthony (PG, North Carolina, Freshman)
Le sue carenze da un punto di vista di decision-making, il suo atletismo buono ma non eccelso ed il suo egoismo prevalente sulle sue più che discrete skills da passatore, potrebbero rappresentare un ostacolo più grosso del previsto per un giocatore che si affacciava a questa stagione NCAA con la prospettiva di essere una chiamata in top 5 e che, invece, ha visto le sue quotazioni calare parecchio. Sembra, in ogni caso, un giocatore a cui dare sempre una chance a livello NBA.
16) Portland Trail Blazers – Josh Green (SG, Arizona, Freshman)
Il vero punto di forza di Josh Green risiede nel suo essere già molto a fuoco: nel giusto contesto, Green può aspirare a ritagliarsi un importante minutaggio sfruttando la propria versatilità two-way per costruire un profilo credibile da 3&D. Un ruolo di cui tutti nella NBA hanno bisogno, compresi i Portland Trail Blazers che spesso in passato hanno scelto guardie dai profili diversi.
17) Minnesota Timberwolves – Jalen Smith (PF/C, Maryland, Sophomore)
Smith è dotato di una completezza unica tra i lunghi di questo Draft: un repertorio offensivo piuttosto profondo e moderno, una solida dimensione da rimbalzista e un eccellente potenziale difensivo. Un giocatore particolarmente adatto in un contesto che verrà dominato dal pick-and-roll tra D’Angelo Russell e Karl Anthony Towns, vista anche la sua ottima mano dal perimetro.
Il futuro di Tyrese Maxey sembra possa essere limitato dai dubbi riguardo il suo ruolo, la sua efficienza e la sua esplosività limitata, seppur con un bagaglio tecnico di estrema completezza. Potrebbe affermarsi in qualità di realizzatore secondario in una squadra già strutturata a livello offensivo, alle spalle di giocatori più “quotati” su cui graviterebbero la maggior parte delle attenzioni difensive. Insomma, un giocatore adatto sia a fungere da vice-Doncic che a giocarci assieme.
19) Brooklyn Nets – Kira Lewis (PG, Alabama, Sophomore)
Kira Lewis Jr. è una guardia davvero interessante per quello che può portare in termini di gioco di squadra, soprattutto se messo in un contesto da portatore di palla. Abbiamo visto la sua efficacia in transizione, la sua alta prolificità grazie a un tiro affidabile e la sua capacità di giocare i pick and roll. Ha un otttimo basketball IQ ma permane qualche dubbio riguardo il suo fisico: potrebbe essere una scelta per i Nets qualora abbiano in programma di scambiare uno tra Dinwiddie e LeVert per una terza stella.
20) Miami Heat – Tyrell Terry (PG/SG, Stanford, Freshman )
Malgrado un’esposizione mediatica non impeccabile ricevuta durante la sua unica stagione a Stanford, Tyrell Terry ha deciso di dichiararsi per il Draft NBA, forte di alcune caratteristiche che difficilmente passeranno di moda nella pallacanestro che si gioca tra i professionisti: un solido ball-handling e una interessantissima pericolosità nel tiro perimetrale. Stiamo parlando di un giocatore che avrà, probabilmente, bisogno di vari anni per costruirsi un nome e un ruolo importante nella NBA: in sede di Draft, pertanto, occhi puntati su chi può permettersi di non investirci subito lasciandogli completare il proprio percorso di sviluppo con calma. Pensiamo, ad esempio, a una squadra profonda come i Miami Heat