Un po’ a sorpresa, i Suns hanno scelto di liberarsi di Ricky Rubio. In cambio è arrivato un certo Chris Paul, la cui acquisizione basterebbe a giustificare qualsiasi scelta in sede di scambi. Ma al diretto interessato la cosa non è andata giù.
Lo spagnolo è rimasto deluso dal trattamento riservatogli. Nei Suns che hanno concluso l’esperienza nella bolla di Disney World da imbattuti, con un record di 8 vinte e 0 perse, Rubio ha giocato un ruolo molto importante. La franchigia sembrava pronta a ripartire da lì, da quel nucleo di giocatori, per confermare nella prossima stagione quanto di buono fatto vedere ad Orlando.
O almeno, a parole. Lo spagnolo ha confessato che le rassicurazioni ricevute dalla squadra si sono poi rivelate praticamente aria fritta:
“Non avrei voluto saperlo in questo modo. Lo dico soprattutto perché il mio agente era in contatto con la franchigia, che gli aveva confermato che il mio nome era fuori da quelli scambiabili. E poi è successo tutto”
“Dà l’impressione che tutto ciò di cui hanno parlato durante la stagione, il progetto, i giovani, l’aver bisogno di te, fossero chiacchiere… come se non ci fosse niente di vero”
Per fortuna di Rubio, dopo essere stato girato ai Thunder, questi ultimi lo hanno a loro volta mandato a Minnesota. È un bel ritorno per lo spagnolo, che nel 2011 iniziò la sua carriera in NBA proprio ai T’Wolves. A Minnie troverà un nucleo di ragazzi di belle speranze come la prima scelta Edwards, oltre che i giovani ma già affermati Towns e Russell:
“Le cose sono cambiate, in 10 anni la vita cambia. Sono un giocatore e un uomo diverso, sono più maturo e preparato. […] I primi giorni sembrava di essere in un film, ero troppo emozionato anche solo per pensare”
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