In un’intervista rilasciata a Cosmote TV, Giannis Antetokounmpo è tornato a parlare della scorsa stagione e di quello che attende Milwaukee il prossimo anno. Il greco è partito da una valutazione curiosa, rispondendo in questo modo alla domanda su chi sia il giocatore più forte della NBA oltre, ovviamente, allo stesso Giannis:
“Voterei prima per LeBron e poi per Luka. LeBron tira fuori il mio lato più competitivo. Lo voglio battere. È ancora il migliore al mondo, il trofeo MVP invece è un’altra storia. Posso però dire che lui è il migliore. Il giorno in cui sarò io il migliore, allora lo dirò senza problemi. Lui, attualmente, è il mio modello. È in NBA da 17 anni e non ho mai sentito una critica sul suo talento. Fa sempre il suo lavoro, continua a vincere ed è un grande giocatore.”
E se dovesse perdere il trofeo MVP la prossima stagione, non ne farebbe un dramma:
“Dovesse vincerlo LeBron mi arrabbierei? No, non mi arrabbierei mai se dovessi perdere il titolo di MVP. Vi ricordo che 7 anni fa giocavo in seconda divisione, nel mio paese. Stavo giocando a Filathlitikos… come posso essere incazzato per non essere eletto MVP? Sette anni fa, quando incontrai LeBron, rimasi senza parole. Era il mio Jordan e ora mi fa solo che piacere essere accostato ad un nome del genere.”
Il greco ha anche confidato di non essere ossessionato dal ruolo di superstar all’interno di un team, ma che sarebbe disposto ad accogliere senza problemi altre stelle per perseguire un unico obiettivo, ossia quello di vincere:
“Ovviamente sono orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato con Milwaukee fino ad oggi: al mio arrivo avevamo vinto solo 15 partite e ora, invece, siamo a quota 60. Ma non è vero che sono troppo orgoglioso per non voler condividere la guida della squadra con altri. Se fossi il 5° o il 6° miglior giocatore della squadra, non sarebbe un problema per me. È qualcosa che non ho mai detto prima, ma se LeBron, Kevin Durant e Anthony Davis vengono a Milwauke, non avrei nessun problema. Non mi interessa essere il numero 1 della squadra, il numero 2 o il numero 3. Perché voglio vincere. Ovviamente quando avevo 18 o 19 anni non mi rendevo conto di cosa servisse per vincere. Ma ora ho 25 anni e voglio vincere perché quando andrò in pensione sarà solo quello che la gente ricorderà. E se LeBron, KD e Davis venissero tutti nella mia squadra, non mi dispiacerebbe. Non mi interessa se sono il miglior giocatore della squadra. Punto.”
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