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NBA, John Wall: “Non sono un giocatore finito”

L’ex giocatore di Washington ha manifestato i suoi piani di ritorno al vertice

John Wall non è stato negli ultimi anni l’incarnazione della salute fisica: i continui infortuni, specie quelli che hanno compromesso ginocchio, tallone e tendine d’Achille, hanno privato l’intera comunità cestistica di un giocatore formidabile.

Nonostante le difficoltà sopra citate, il momento del ritorno in campo è ormai giunto. Questa notte, la guardia di Houston rimetterà piede su un parquet NBA per la prima volta dal 26 dicembre 2018, con il condivisibile pretesto di ritornare da subito ai massimi livelli:

“Ho aspettato troppo e non ho intenzione di perdere altro tempo. Sono stato per anni una delle guardie migliori della lega e voglio assolutamente riproporre quella versione di me stesso sin da subito, nonostante il contesto di squadra sia cambiato. In questi ultimi due anni, ho lavorato sodo per conoscere meglio il mio corpo. Per 7 stagioni ho giocato sui miei difetti fisici, non facendo altro che acutizzarli, ma ora posso finalmente annunciare di aver trovato il modo di bilanciare correttamente la mia esplosività. Il mio gioco ne risentirà in positivo, così come la mia salute. In conclusione, anche la condizione mentale fa la differenza: non penserò agli infortuni passati, non esiterò ad essere aggressivo. Solo così posso aiutare la mia squadra a vincere e me stesso a rinascere.”

 

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