Toronto Raptors
La prossima stagione avrà un sapore dolceamaro per i Toronto Raptors che, a causa delle procedure messe in atto per evitare i contagi da Covid-19, cominceranno il campionato a Tampa, come annunciato dal presidente operativo Masai Ujiri.
Fred VanFleet, dopo aver giocato solo 28 partite da titolare nella stagione dello storico titolo, si è preso il posto che gli spettava nel 2019-20. L’annata del numero #23 dei Raptors è stata ottima sotto tutti i punti di vista. Tutte le sue statistiche sono progressivamente migliorate con l’aumento del minutaggio, arrivando a 17.6 punti di media. La sua riconferma, con un quadriennale da circa 85 milioni di dollari, è la nota lieta della free agency dei canadesi; un investimento importante su un giocatore entrato nella NBA da undrafted.
La squadra di Nick Nurse dovrà ripartire con un reparto totalmente rinnovato, quello dei lunghi, dopo la partenza di Marc Gasol e Serge Ibaka direzione Los Angeles, rispettivamente Lakers e Clippers. La dirigenza di Toronto non ha aspettato un attimo, andando a firmare Aron Baynes e Alex Len prima, e confermando Chris Boucher− (rinnovo biennale a 13.2 milioni).
Aron Baynes è considerato un ottimo difensore nella lega, e molte squadre avevano messo gli occhi su di lui, prima della firma con i Raptors. Ottima stagione per lui ai Suns, in cui ha fatto segnare 11.5 punti di media e 5.6 rimbalzi. Non avrà forse le stesse potenzialità offensive dei due lunghi che hanno lasciato Toronto, ma è più affidabile nella metà campo difensiva, e nell’ultima stagione ha aumentato la sua percentuale da dietro l’arco, raggiungendo circa il 35%.
Spostando lo sguardo in direzione Draft, la squadra di Nick Nurse non aveva molte possibilità di manovra, in quanto in possesso solo delle scelte #29 e #59, con cui hanno selezionato Malachi Flynn e Jalen Harris. Il più interessante tra i due è sicuramente Flynn, guardia che nella scorsa stagione alla San Diego University ha totalizzato 18 punti, 5 assist e 4 rimbalzi di media. Entrambi i giocatori dovrebbero fornire minuti utili al coach, per far rifiatare il backcourt.
Il quintetto titolare dei Raptors dovrebbe risultare simile a quello della passata stagione, con Kyle Lowry, capitano in campo, a guidare la squadra, affiancato proprio da VanVleet. L’esplosione di OG Anunoby dovrebbe dargli il posto di ala piccola titolare, mentre a Pascal Siakam spetterebbe il posto “4”. Per l’agognata posizione di centro titolare, starà ai nuovi acquisti scalare le gerarchie del sistema di Nick Nurse, anche se Aron Baynes sembra essere un gradino più in alto rispetto agli altri, per i già citati motivi.
Da Siakam, ci si aspettano grandi cose in termini di qualità e soprattutto quantità. Dopo aver vinto un Most Improved Player ed essere stato scelto da Antetokounmpo per il suo quintetto titolare dell’All Star Game, Spicy P ha un po’ deluso le aspettative ai Playoff. Il salto in avanti deve essere fatto soprattutto in termini di mentalità. In questo ambito una grande mano gli verrà data come al solito da Kyle Lowry, una bandiera per il popolo del Nord, che sogna di poter tornare a competere per il titolo prima della scadenza del suo contratto.
Occhi puntati anche su Norman Powell, sesto uomo per eccellenza della truppa di Nurse, chiamato, quando possibile ad aumentare la sua media di punti sopra i 16 dell’ultima stagione; a Matt Thomas e Terence Davis verrà chiesta continuità a punti in uscita dalla panchina.
In una Conference che ha conosciuto un importante riassetto anche in virtù dell’epilogo della stagione scorsa, i Toronto Raptors mantengono un potenziale per strappare il fattore campo ai Playoff. Quel che è certo è che non cederanno facilmente la corona divisionale.