Breve ma doverosa premessa: gli Orlando Magic del 2020/21 saranno quasi identici agli Orlando Magic del 2019/20, una squadra che ha faticato fino all’ultimo per assicurarsi un posto ai Playoff. Questo vuol dire che i Magic potranno certamente essere competitivi per raggiungere l’ottavo seed nella Eastern Conference, ma al contempo non sono certo in grado di compiere quel salto decisivo per essere una squadra da titolo, o almeno da fattore campo al primo turno. E questa mediocrità potrebbe fare piano piano affondare la franchigia della Florida.
La mossa migliore della dirigenza è stata la presa al Draft di Cole Anthony con la 15ª scelta assoluta. Uno dei prospetti più interessanti di questa classe, Anthony era calato molto nelle quotazioni pre-Draft a causa di una stagione deludente dei suoi North Carolina Tar Heels. Ma il talento c’è tutto, e anche in questo strano anno di college basketball ce ne siamo accorti. Anthony, scelto a metà primo giro, potrebbe essere la vera steal di questo Draft. Dopo l’addio di D.J. Augustin, che ha firmato un triennale da 21 milioni di dollari con i Milwaukee Bucks, a Orlando serviva come il pane un ballhandler di livello da affiancare a Markelle Fultz, e Cole Anthony ha tutte le qualità per diventarlo.
Tra le altre mosse di offseason sono arrivati i rinnovi di Michael Carter-Williams, James Ennis e Gary Clark a cifre risicate. In Florida hanno poi firmato anche Chuma Okeke, scelto al primo giro dai Magic l’anno scorso ma mai firmato per un grave infortunio al ginocchio, e l’ala piccola Dwayne Bacon dagli Charlotte Hornets.
Sarà interessante vedere come evolverà il gioco di Markelle Fultz in quel di Orlando. Nella scorsa stagione ha avuto un’ottima tenuta fisica, giocando 72 partite di regular season e le 5 di Playoff, e ha mostrato tante cose interessanti sul parquet. D’altra parte i suoi problemi al tiro (27% dall’arco dei tre punti) rimangono preoccupanti, ma i segnali positivi ci sono. Fultz ha tutte le carte in regola per essere la sorpresa dei Magic del 2021. L’anno scorso l’altro giovane della squadra – Mo Bamba – ha deluso molto, ma sarebbe un grave errore tagliarlo e trovare un’alternativa: il potenziale c’èn, e bisogna saperlo sfruttare. L’uomo franchigia del prossimo anno sarà sempre Nikola Vucevic. Ai Magic dal 2012, il centro montenegrino ha ancora tre anni di contratto da 75 milioni di dollari complessivi, e nella bolla ha viaggiato a una media di 20.4 punti tirando con il 53% dal campo e il 40% da tre. Il settimo/ottavo posto a Ovest nel mirino dei Magic potrà essere centrato solo con una grande stagione di Vucevic.
I piani a breve termine di Playoff potrebbero però essere già stati compromessi dall’infortunio di Jonathan Isaac, che a causa del problema ai legamenti del ginocchio rimediato nella bolla estiva di Orlando perderà tutta la prossima stagione. In una Eastern Conference che ha visto dei grandi passi in avanti da parte dei Nets, oltre ai compagni di Division, gli Atlanta Hawks e gli Washington Wizards, i Magic sono rimasti invece indietro, non muovendo nessun pezzo significativo e preferendo continuare sulla linea dell’anno scorso. Riguardo i piani a medio-lungo termine, il futuro di Aaron Gordon sembra lontano da Orlando, ma probabilmente la dirigenza preferirà aspettare il ritorno di Isaac prima di muovere uno dei leader della squadra.