A Washington c’era aria di rivoluzione in offseason, con lo scambio di uno dei due pezzi grossi della squadra, e così è stato. Partendo in ordine cronologico, dal Draft sono arrivati due giocatori: Cassius Winston e, soprattutto, Deni Avdija con la nona scelta assoluta. L’esterno israeliano, lo scorso anno al Maccabi Tel Aviv, è stato il secondo europeo scelto quest’anno, e cercherà di portare le sue tante qualità oltreoceano seguendo le orme di Luka Doncic.
Dopo un buon Draft, la dirigenza di Washington ha preferito non cercare altri giovani da aggiungere al calderone, confermando i giocatori a roster e cercando veterani d’esperienza. La grande mossa dell’offseason degli Wizards è stata però la trade che ha portato Russell Westbrook nella capitale statunitense, mentre John Wall ha lasciato Washington in direzione Houston Rockets. Le due point guard sono state spesso accumunate nel corso della loro carriera in NBA, ed entrambi stanno vivendo momenti chiave per le rispettive carriere. John Wall non scende in campo dal 26 dicembre 2018, e non possiamo avere sicurezze sulla sua tenuta fisica nei mesi e negli anni a venire. Russell Westbrook al contrario, sebbene abbia molti limiti, ha fatto comunque parte del Terzo Quintetto NBA quest’anno, ed è ancora tra i migliori playmaker della lega. Il suo contratto è di certo una zavorra sul cap – come del resto poteva dirsi nel caso di Wall – ma non c’erano alternative.
La scelta della dirigenza di Washington è stata chiara: puntare su Bradley Beal. Nei quasi due anni di assenza di John Wall, Beal ha viaggiato a medie stratosferiche (30,5 punti e 6 assist nella scorsa stagione), mettendosi in luce come una delle migliori guardie tiratrici dell’intera NBA. Negli ultimi mesi erano circolate molte voci su un suo possibile scambio, che lo avrebbe magari portato a Brooklyn a fianco di Durant e Irving, ma gli Wizards hanno provato a costruire intorno a lui, scambiando lo stesso Wall, il giocatore che è stato per anni l’uomo-franchigia ma che non ha mai raccolto i risultati sperati.
Nella capitale statunitense è poi arrivato anche il rinnovo di Davis Bertans a delle cifre importanti (80 milioni in 5 anni). L’ala grande lettone, tuttavia, è uno dei migliori tiratori della lega, e nonostante il contratto sia sicuramente molto oneroso, la dirigenza degli Wizards non poteva permettersi di perderlo a zero. Nella scorsa stagione Bertans ha avuto una percentuale del 42,4% dall’arco, segnando 15,4 punti di media a partita in uscita dalla panchina. L’ottimo tiro aiuterà sicuramente ad allargare le spaziature della squadra, nella quale né Rui Hachimura né il neoarrivato Russell Westbrook sono dei cecchini dalla linea dei tre punti. Dalla free agency sono arrivati a Washington anche Robin Lopez per un anno a 7 milioni e Raul Neto per un anno al minimo salariale, mentre non sono stati rinnovati Shabazz Napier, Ian Mahinmi e Gary Payton Jr.
Il prossimo anno sarà fondamentale anche lo sviluppo dei giovani presenti a roster. Tra gli under 23 con già esperienza nella lega i più interessanti sono, oltre al già citato Hachimura, Isaac Bonga, Thomas Bryant e Troy Brown. Bonga, Bryant e Hachimura dovrebbero far parte del quintetto titolare del prossimo anno, affiancando Beal e Westbrook, mentre Troy Brown, ancora 21enne, inizierà dalla panchina.
Nella scorsa stagione Washington era settima nell’intera lega per Offensive Efficiency ma ultima per Defensive Efficiency. Se si riuscirà a trovare una quadra nella metà campo difensiva gli Wizards potrebbero aspirare ai Playoff, ma tutto dipenderà dall’inserimento di Westbrook a roster e la crescita dei tanti giovani.