Una logica costante, riguardante gli sport di squadra, impedisce da sempre che il singolo, per quanto eccellente ed estroso, prevalga alla lunga sui collettivi avversari. Questa legge non ha risparmiato nemmeno il due volte MVP Stephen Curry, che sembra esser tornato a predicare nel deserto, senza l’apporto di Green e Thompson.
Dopo la drastica sconfitta subita dai Golden State Warriors per mano dei Brooklyn Nets in occasione della Opening Night, Zaza Pachulia, ex centro georgiano e due volte campione NBA con i californiani, ha manifestato ai microfoni di Bay Area News Group le sue sensazioni circa il futuro prossimo della sua ex squadra, apparendo piuttosto empatico nei riguardi di Steph Curry:
“Giannis Antetokounmpo faceva fatica quando non poteva scaricare sui tiratori. Stesso discorso vale per Stephen Curry, con un’aggravante non da poco: Curry non ha una costituzione fisica tale da dominare muscolarmente alcune situazioni. La sua tecnica ed il suo tiro sono fenomenali, ma si trova in netta difficoltà, come chiunque, a sorreggere da solo un’entità che crolla. Green spinge in transizione al suo posto, Thompson prende tiri pesanti per sgravare Curry dalla pressione, KD gli permetteva di prendersi delle pause in attacco e di prendere tiri più ragionati. Ora, senza nessuno che si sobbarchi parte dei compiti della stella della squadra, Golden State è più prevedibile. Oubre Jr e Wiggins devono assolutamente cambiare marcia, perché, in caso contrario, prevedo costante frustrazione per Steph ed amare sconfitte per la squadra.”
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