È durata solo 12 minuti la partita di Ja Morant, uscito per infortunio dal parquet dopo essersi slogato la caviglia sinistra. I Grizzlies, alla fine, hanno avuto la meglio sui Nets ma la preoccupazione per Morant è tanta: i primi accertamenti hanno escluso fratture.
Portato negli spogliatoi su una sedia a rotelle, Ja Morant si è sottoposto a una radiografia dove, come scrive Adrian Wojnarowski, i raggi X non hanno rilevato alcuna frattura. Tuttavia, per capire l’entità dell’infortunio oggi farà una risonanza magnetica.
L’infortunio alla caviglia è nato da una goffa caduta sul piede di Timothe Luwawu-Cabarrott, nel tentativo di bloccare il tiro di quest’ultimo. Morant è stato portato negli spogliatoi e, dopo i primi controlli, è tornato in panchina per sostenere la squadra.
Un atteggiamento apprezzato da Taylor Jenkis, allenatore dei Grizzlies che, tuttavia, non nasconde la preoccupazione per Ja Morant e per il suo infortunio:
“È così difficile vedere Ja cadere, ma so che si riprenderà e starà bene. Avremo più aggiornamenti nel corso della giornata, ma finora tutto bene.
Per lui è stato una grande serata: in panchina, era completamente preso dal corso della partita, in particolare nei timeout. Per i ragazzi essere pienamente in sintonia, ci aiuta a spingere verso la vittoria. Un momento del genere può davvero metterti alla prova, ma i nostri ragazzi hanno continuato a lottare”
https://twitter.com/JaMorant/status/1343791671973191681?s=20
Al termine della partita, è lo stesso Morant a tranquillizzare i tifosi tramite un tweet:
“Ogni battuta d’arresto è una preparazione per un ritorno. Dio vuole valorizzarti più di prima”
https://twitter.com/JaMorant/status/1343787908008992773?s=20
Senza Ja Morant, i Grizzlies affronteranno i Boston Celtics nella notte tra mercoledì e giovedì, con la voglia di vincere per loro e per il loro compagno di squadra.
Leggi anche:
Nella notte NBA fuori sia Durant che Irving in casa Nets
I 10 migliori tiratori da 3 punti nella storia della NBA
NBA, nessun problema nell’attacco dei Clippers: lo dice Ibaka