Nella vittoria di Boston contro Memphis Jaylen Brown ha mostrato ancora una volta tutto il suo valore stabilendo il suo nuovo career high con 42 punti messi a referto in 29 minuti. Al giovane esterno non è servito scendere in campo nell’ultimo quarto per questo suo nuovo primato personale.
In realtà, almeno secondo i piani di coach Brad Stevens, la sua partita era già finita prima della fine del terzo periodo. Con 2 minuti e cinquanta sul cronometro del terzo quarto Brown era stato sostituito e, a quel punto, aveva ricevuto la notizia del career high dai compagni. Dopo la partita, nell’intervista via Zoom con i giornalisti, Brown ha raccontato:
“I miei compagni mi hanno detto: ‘Diamine, hai già pareggiato il tuo career high con 34 punti segnati’. Allora ho fatto un occhiolino a Stevens e gli ho chiesto se potessi rientrare in campo giusto un paio di minuti, e lui mi ha lasciato fare”
A fine serata il tabellino con le statistiche recita: 42 punti in 29 minuti, 15/21 dal campo e 7/10 da tre punti. Le sette triple segnate pareggiano il precedente career high in questa voce statistica che aveva stabilito contro i Bulls nella stagione 2017-18. Brown ha concluso la propria intervista ringraziando il suo allenatore per l’opportunità:
“Visto la responsabilità e la fiducia che mi avevo dato Brad volevo continuare a giocare nel modo giusto. Poi il career high è arrivato perché doveva arrivare, non perché l’ho cercato”
Negli ultimi mesi Jaylen Brown è migliorato molto come giocatore, soprattutto per quanto riguarda il playmaking. Riguardo il suo giovane pupillo coach Stevens ha detto:
“Lavora duramente in tutto quello che fa. È un ottimo giocatore. Le sue capacità di attaccare il canestro sono migliorate davvero molto dai tempi del college, il suo tiro forse non è ancora come ci aspettavamo al Draft ma è migliorato anche in quell’aspetto. E anche le sue letture sono sempre ottime rispetto al passato. Ha lavorato davvero duramente, e si merita tutto questo”
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