Bradley Beal è stato il protagonista assoluto della sfida tra Philadelphia 76ers e Washington: nonostante i 60 punti realizzati, gli Wizards si sono inchinati al cospetto di Embiid & Co.
Un career-high quello di Beal che non ha portato i risultati sperati, come racconta ad Ava Wallace del Washington Post:
“Sono arrabbiato, mi dà molto fastidio: i record nelle sconfitte non li conto, non me ne frega niente. Voglio solo vincere: a volte questa fame di vittoria mi costringe a segnare 50/60 punti, ma, in qualsiasi modo, l’importante per me è vincere. Stanotte siamo stati troppo bassi, ma dobbiamo continuare a lavorare mettendo tutto il nostro impegno: nessuno si vergognerà di noi”
Tra i problemi rilevanti da Bradley Beal nella sconfitta contro Philly c’è la difesa:
“Abbiamo preso 50 punti in un quarto, è una cosa inaccettabile. Sono sempre gli stessi errori che dobbiamo cancellare: nelle vittorie contro Minnesota e Brooklyn, avevamo dimostrato di saper difendere. Oggi purtroppo non abbiamo fatto lo stesso: ci è mancata quell’intensità, non siamo stati concentrati: questi cali di concentrazione sono il nostro tallone d’Achille”
L’ago della bilancia è stato Joel Embiid – 38 punti, 8 rimbalzi e 5 assist per lui- come spiega anche coach Scott Brooks:
“Abbiamo provato di tutto su di lui: è un grande giocatore. Riesci a gestire della giocate difficile, è molto abile. Abbiamo provato di tutto, ma è stato inutile: è un forte fisicamente , alto, atletico ed è ancora sottovalutato. È veloce in piedi, questo lo rende difficile da contenere”
Infine, Brooks lascia un pensiero anche su Bradley Beal, leader degli Wizards:
“È un giocatore speciale, per me ogni anno dovrebbe essere un All-Star: spero che se ne rendano conto anche gli altri. Ha messo 60 punti e abbiamo perso: conoscendolo, sarà molto incazzato perché gli interessa solo vincere”
Leggi anche:
Risultati NBA: straordinario Beal con 60 punti, vincono Clippers e Celtics
Le reazioni dei giocatori NBA all’assalto del Congresso USA
NBA, stagione finita per Markelle Fultz