La free agency così corta ma piena di contrattazioni, seguita dalle varie estensioni firmate a ridosso dell’inizio della Regular Season 2020-21, non ha dato il tempo di metabolizzare e certi contratti firmati dai giocatori NBA in queste settimane. Ad esempio, non è mistero di come Shaquille O’Neal abbia espresso pubblicamente il suo disprezzo nei confronti dell’estensione contrattuale da 205 milioni di dollari che gli Utah Jazz hanno offerto al loro centro Rudy Gobert.
Il 2 volte DPOY viene considerato da Shaq un lungo poco efficiente, soprattutto in fase offensiva, con l’ex centro dei Lakers che ha voluto sottolineare la poca quantità di punti che Rudy riesce a mettere a tabellino rispetto alle sue cifre e a quelle dei lunghi dominanti nella storia NBA. The Diesel ha commentato, assieme a Barkley, durante gli highlights della gara fra Denver e Dallas di questa notte:
“Se 11 punti valgono 200 milioni, allora 38 punti dovrebbero portare a guadagnare 600 milioni, giusto?”
L’ex leggenda dei Suns, invece, si è espresso in questo modo:
“Se giocassi oggi, andrei alla partita su una navicella spaziale.”
https://twitter.com/ClutchPointsApp/status/1347424303642419200?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1347424303642419200%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fclutchpoints.com%2Fjazz-news-shaquille-oneal-takes-another-shot-at-rudy-gobert%2F
Due dichiarazioni volte ad evidenziare il poco contributo statistico in attacco di Gobert rispetto ad altri giocatori della lega che stanno mettendo in piedi ottime cifre, come Nikola Jokic. Il francese, dal canto suo, ha iniziato questa stagione con 14 punti di media (con il 60% dal campo), 13 rimbalzi e 2.5 stoppate con i suoi Jazz che hanno, ad oggi, un record di 4-4.
Chissà se queste forti dichiarazioni porteranno il lungo della nazionale transalpina – già a partire dalla prossima sfida con i Bucks – a prendersi qualche responsabilità in più in fase offensiva.
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