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NBA, Draymond Green espulso per errore: “La chiamata non poteva essere ribaltata?”

Le urla di Green erano rivolte a un compagno, ma gli ufficiali di gara hanno mal interpretato. Riconosciuto l’errore, è rimasto in piedi però il provvedimento disciplinare: doppio tecnico ed espulsione

Draymond Green torna al centro di un dibattito con la classe arbitrale NBA dopo l’espulsione per doppio tecnico comminatagli nella notte contro i New York Knicks.

https://twitter.com/br_nba/status/1352470245668233223?s=21

Queste le dichiarazioni di Green a Marc J. Spears di The Undefeated

“Sono solo un po’ confuso. Gli arbitri possono riunirsi e prendere una decisione su ogni fischio durante la partita, ma quando si tratta di un fallo tecnico chiaramente attribuito per errore – da un arbitro che pensava mi stessi rivolgendo a lui quando in realtà non era così – la chiamata non può essere ribaltata? Forse è tempo di rivedere la regola. Vorrei chiarezza sul perché sia questa la regola, se di fatto è tale.”

 

Steve Kerr ha offerto il proprio punto di vista spegnendo però sul nascere la polemica:

“A metà partita Ben Taylor [arbitro responsabile del fischio ndr.] mi ha detto che si era trattato di un errore e che non aveva capito che Draymond stava urlando a un compagno di squadra. Credeva  si stesse rivolgendo a lui. Impatto sul risultato?  Draymond è ovviamente uno dei nostri migliori giocatori, per cui ci ha fatto male la sua assenza. In ogni caso, stavamo giocando molto male a prescindere, per questo non parlerò dell’arbitraggio.”

Ricevuta la spiegazione formale da parte della terna, che di fatto ha ammesso l’errore ribadendo quanto esposto dal coach degli Warriors, Draymond Green si è limitato a commentare: “Wow, strano privilegio”. 

Poco prima che fosse rilasciata la spiegazione formale, anche Steph Curry si era espresso sull’episodio dubbio, come riporta Nick Friedell di ESPN:

“È abbastanza auto-esplicativo, ha parlato chiaramente con James [Wiseman ndr]. So che aveva già ottenuto un tecnico all’inizio e, consapevole di questo, stava solo parlando con il suo compagno di squadra. Gli arbitri si sono confusi. E non so quali siano le regole in queste situazioni, in cui è abbastanza chiaro con chi stava parlando, ma era piuttosto lampante che stesse parlando con il suo compagno di squadra. È un po’ sfortunato che l’arbitro si sia confuso, ma penso anche che ci sia del pregiudizio in questa chiamata, cosa che non può influire sulle decisioni arbitrali”

Anche James Wiseman, il giocatore a cui si stava rivolgendo Green, spiega l’accaduto:

“Avevo sbagliato la giocata, stavo cercando di ottenere un post, ma Draymond ha tirato la palla troppo presto. Era l’istante in cui diceva ‘Prendi la palla’ o qualcosa del genere, ma è stato strano, confuso e non capisco perché l’arbitro abbia fatto così” 

 

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