Siamo arrivati a quasi un anno di distanza dalla tragica scomparsa di Kobe Bryant a Los Angeles e cominciano ad arrivare i primi aneddoti dei principali giocatori NBA sul compianto numero 24 dei Los Angeles Lakers. Ieri notte, dopo la vittoria contro i Milwaukee Bucks, LeBron James ha parlato della leggenda gialloviola durante la conferenza post-gara, ricordando quella volta in cui – durante il suo periodo liceale – riuscì a condividere qualche parola con il Black Mamba:
“Ero in soggezione. Avevo il suo poster attaccato sui muri di camera mia quando vivevo nell’appartamento 602 di Spring Hill (Ohio). Era sul mio muro e aveva un posto d’onore tra tutti gli altri. Kobe è passato direttamente dal liceo alla NBA ed era qualcuno a cui ho pensato come modello durante il mio ultimo anno di liceo. Ho pensato: “Se Kobe l’ha fatto e ci è riuscito, è certamente qualcuno da cui posso imparare, esattamente come KG e T-Mac”. Ai tempi, ho potuto giocare una partita d’esibizione con lui e se ricordate mi aveva anche regalato un paio delle sue scarpe in quell’occasione. Quando sei un ragazzino e condividi il parquet con lui, mentre aspiri a diventare come lui, sei chiaramente destinato a rimanere in soggezione…”
Poi LeBron ricorda il comportamento di Kobe all’interno del campo:
“La grazia con cui giocava era imparagonabile. Aveva una passione immensa e amavo la sua determinazione. Sul campo, contro di lui, non c’è stato tempo per scambiare due parole, perché come sapete, quando Kobe era sul parquet, era lì per uccidere. Era lì per detronizzarti, per prenderti per la gola. Non dimenticherò mai e poi mai quel momento in cui ho potuto condividere il campo con qualcuno che giocava con eleganza.”
I giornalisti, poi, gli chiedono se avesse sfidato Kobe in un 1 contro 1 durante quel match d’esibizione. LeBron risponde in maniera affermativa, anche se sembra non ricordare i dettagli:
“Sono troppo vecchio per ricordarmi cosa successe. Posso dirvi quale bottiglia di vino ho aperto ieri, ma ricordare i dettagli di quello che è capitato 18 anni fa è complicato. D’altra parte, posso confermarvi che ci siamo affrontati. Ora, non ricordo se io fossi in attacco o in difesa, so solo che ci siamo scontrati. Poi c’era altra gente che vedevo per la prima volta dal vivo. C’era Iverson, c’era Kobe, c’era T-Mac. Ero incredulo!”
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