John Wall nella notte NBA è tornato per la prima volta a Washington dopo la trade dell’ultima offseason che ha visto lui e Russell Westbrook cambiare casacca. Una sensazione sicuramente strana per Wall, simbolo degli Wizards per quasi un decennio, e scaricato dalla dirigenza a causa dei problemi fisici che ne hanno segnato la carriera. Dopo quasi due anni di inattività, il giocatore in maglia #1 è tornato a giocare con prestazioni convincenti, e ha portato la vittoria ai suoi Rockets.
Ovviamente i riflettori erano tutti puntati su di lui, e non sono mancate le domande da parte dei giornalisti riguardo la squadra, rinnovata del tutto dopo la partenza di Harden.
“Penso che lavorare assieme, con persone che hanno voglia di stare qui porti ai miglioramenti che state vedendo in campo. La second unit in uscita dalla panchina è fantastica, abbiamo DeMarcus Cousins ed Eric Gordon, uno dei migliori ragazzi con cui abbia mai giocato.”
Inoltre è stato chiesto a John Wall come si sentisse a giocare davanti ai suoi vecchi tifosi, per cui si è battuto e ha lottato per moltissimi anni, e che lo hanno visto a malincuore lasciare la capitale.
“Ho solo giocato a basket stasera, avrei potuto farne trenta, ho fatto errori sciocchi. So di aver fatto degli sbagli fuori dal campo, ma la gente di DC e i tifosi sanno quanto li ami. Ciò detto, mi sono sentito come scaricato dalla dirigenza. Pensavano fossi finito, perciò sono venuto qui a fare quello che dovevo.”
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