Altra sconfitta e ultimo posto conquistato ad Est. La stagione dei Washington Wizards si sta rivelando più disastrosa del previsto con un record di 3-11. Dopo l’arrivo in città di Russell Westbrook, i capitolini sono stati colpiti da diverse assenze in relazione al Covid-19 e infortuni vari. Nemmeno un clamoroso Bradley Beal sembra essere in grado di trascinare la squadra. La guardia, nella notte, ha messo a referto ben 47 punti nella sconfitta degli Wizards contro NOLA. L’ennesima battuta d’arresto che è stata colta con fastidio da Beal, il quale nel post-partita ha commentato in questa maniera la difficile situazione della squadra:
“Vogliamo vincere. Voglio vincere, è questo il motivo per cui sono rimasto qui, perché ero convinto che ce l’avremmo fatta. L’anno scorso è andata com’è andata: un sacco di infortuni, John Wall fuori tutto l’anno e poi il Covid. Quest’anno però è la stessa cosa, e anche dal punto di vista logistico è dura uguale: niente tifosi, zero tempo per allenarsi, niente di niente. È come giocare in una bolla ma fuori dalla bolla.”
“Cerco di prenderla alla giornata, perché se penso e ripenso a ogni singolo problema che abbiamo rischio di diventare pazzo. Provo a concentrarmi su ciò che ci può far migliorare: come aiutare i miei compagni? Cosa posso fare personalmente per trascinare la mia squadra alla vittoria? Ma mentirei se dicessi che questo sia un momento facile”.
Poi, sul fatto di essere l’attuale leader scorer di questa lega con una media di 35.4 punti ad allacciata di scarpe, Beal ha detto:
“Non scendo in campo per fare 40 o 50 punti. Non è questo il mio approccio. Tante volte resto io stesso ammirato da quello che so fare su un campo da basket: è un talento che mi è stato dato da Dio, io ne sono solo grato”
Leggi Anche
NBA, Joel Embiid ancora contro gli arbitri
Losing effort NBA, Bradley Beal riscrive un nuovo record
NBA, Jamal Murray multato di 25.000 $ dopo il colpo ad Hardaway