Risultati NBA: altra sconfitta per i Lakers! Male anche Golden State, vincono Rockets e Clippers
Con un Anthony Davis in meno e un LeBron molto impreciso, i Lakers incappano nella seconda sconfitta consecutiva, stavolta sul campo dei derelitti Pistons. Cade anche Golden State. Belle vittorie in rimonta per Clippers e Rockets
[10-9] Golden State Warriors 93-114 Phoenix Suns [9-8]
Quando si dice l’importanza di avere una panchina affidabile. Dovranno aver pensato questo i tifosi dei Suns dopo la vittoria della propria squadra contro Curry e soci. A giocare un ruolo chiave, infatti, non sono stati i soliti noti Booker e/o CP3, ma Abdel Nader e Frank Kaminsky. Ma andiamo con ordine.
I Suns provano a mettere le cose in chiaro fin dai primi 12 minuti, quando riescono a costruire un vantaggio di 14 lunghezze. Golden State però risponde presente e rimonta, fino al 52-47 con cui si chiude la prima metà di gara.
Phoenix capovolge lo svantaggio di 5 punti nel terzo quarto, giocato in maniera ottimale, per prendersi la testa della gara sull’85-71. La leadership resta in mano ai Suns fino al termine proprio grazie ai due sopracitati Nader e Kaminsky. Fondamentali sono infatti le due triple mandate a segno dall’ex OKC su assist, entrambe, dell’ex Hornets, che mettono la partita in ghiaccio sul punteggio di 100-81.
Nader chiude a 16 punti, Kaminsky sfiora la tripla doppia con 12 punti, 13 rimbalzi e 8 assist. Curry si ferma a 27 nonostante un buon 50% al tiro, ma Golden State paga l’imprecisione generale. Tanta soddisfazione per coach Monty Williams, visto il ruolo chiave della panchina e le 34 assistenze sui 41 canestri dal campo.
[14-6] Los Angeles Lakers 92-107 Detroit Pistons [5-14]
Brutta battuta d’arresto per i Lakers, che dopo la sconfitta della scorsa notte sul campo dei Sixers, perdono per la prima volta due partite di fila. Se dai Sixers, al top della Eastern Conference, una sconfitta poteva anche arrivare, stupisce il malo modo in cui i campioni in carica perdono a Detroit, fanalino di coda, pur senza un acciaccato Anthony Davis.
Anche LeBron James sembrava in dubbio prima dell’inizio della partita. il Re, però, inizia regolarmente in campo. E meno male, si potrebbe dire: James è infatti molto preciso visto che segna i suoi primi 7 tiri dal campo e 14 punti nel primo quarto. Come suo solito, a comando, LeBron inizia a giocare meno per sé stesso e più per la squadra, cercando di coinvolgere i compagni. Intanto però i Pistons non restano a guardare e rimangono incollati alla partita a metà gara, sotto di 2 sul 58-56 Lakers.
Il tasto on/off di James, però, si inceppa al rientro in campo. LeBron non riesce più a trovare ritmo con canestri dal campo e segna la miseria di 2 punti nell’intera seconda metà di gara, chiudendo a 22 totali. L’intero attacco dei Lakers risente della crisi del numero 23, e i gialloviola passano ben 7 minuti senza segnare un singolo punto. I Pistons fanno la loro onesta partita e chiudono la gara con un parziale di 16-0 negli ultimi 6 minuti e rotti, grazie ad un Blake Griffin da 23 punti complessivi. Detroit vince così la partita in una settimana strana, con le vittorie su Sixers e Lakers intervallate da una sconfitta contro Cleveland.