A causa delle continue sconfitte degli Washington Wizards, non si fermano le speculazioni sul futuro di Bradley Beal. La guardia è al momento il miglior realizzatore della NBA, ma la sua squadra si trova all’ultimo posto della Eastern Conference, con sole tre vittorie a fronte di ben dodici sconfitte. Beal è uno dei giocatori più ricercati del momento, e fa gola a diverse franchigie, pronte a sfruttare il suo malumore.
La situazione non sembra però preoccupare il coach degli Wizards, Scott Brooks. L’allenatore ha parlato con i giornalisti dopo l’allenamento di oggi:
“Bradley e io non abbiamo mai parlato di questi problemi. Sappiamo quello che può succedere. Non riusciamo a vincere, e quando non vinci le squadre pensano che getterai la spugna e che mollerai, che ti sbarazzerai dei tuoi migliori giocatori. Quindi, tutto questo fa parte del gioco.
Con Bradley non c’è differenza. E’ uno dei migliori giocatori della lega, è ovvio che le squadre lo vogliano. Ma la parte positiva è che al momento si trova nella squadra che lo ama di più. Io amo allenarlo. Lui vuole stare qua, ha pure firmato un’estensione.”
Scott Brooks e il GM Tommy Sheppard hanno sempre allontanato le voci di una possibile cessione di Bradley Beal. L’estensione firmata dal giocatore lo lega ai Wizards fino al termine della stagione 2021-22. Inoltre è presente una player option per quella successiva, da più di 37 milioni di dollari.
E’ chiaro come gli Wizards abbiano messo Beal al centro del loro progetto. Durante l’offseason hanno cercato di accontentare le sue richieste, portando l’All-Star Russell Westbrook nella Capitale. Per questo Brooks ha congedato i giornalisti con questa affermazione:
“Non siamo interessati a uno scambio. Dirò a Tommy (Sheppard) che può pure bloccare i numeri di telefono delle altre 29 squadre. Tanto non rispondiamo.”
Un pizzico d’ironia da parte dell’allenatore, forse per mascherare la tensione presente in casa Wizards dovuta agli scarsi risultati e ai mal di pancia di Beal.
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