Risultati NBA: VanVleet affonda i Magic con 54 punti. Bene Celtics e Jazz, i Big Three dei Nets sono troppo anche per i Clippers
Sei gare nella nottata NBA, monopolizzati da un Fred VanVleet che oltre a fare a pezzi Orlando diventa autore della miglior prestazione realizzativa offerta da un undrafted. Tatum e Brown tengono a bada un ottimo Curry, Westbrook firma la tripla doppia contro i vittoriosi Blazers, tutto secondo copione per Jazz e Pacers.
(16-6) Los Angeles Clippers 120 – 124 Brooklyn Nets (14-9)
Primo vero test superato per i nuovi Big Three di Brooklyn, che tra le mura amiche del Barclays Center firmano la rimonta sui primi della classe, i Clippers di Leonard e George.
Le premesse, infatti, non erano certo delle migliori: i Nets partono con il piede sbagliato e faticano ad entrare in partita, mentre gli ospiti non sembrano avere particolari difficoltà nell’affondare nella difesa di casa e realizzano 9 dei loro primi 11 tiri, con la distanza che viene parzialmente colmata solo qualche minuti prima della sirena grazie a un parziale di 12-2 firmato Nets.
A fine primo quarto è 32-24, ma già nella seconda frazione Brooklyn riesce a scacciare i fantasmi dell’umiliazione subita due giorni fa da Washington e a firmare il sorpasso, chiudendo il primo tempo sul +1. Nonostante il notevole peso offensivo, i Nets sembrano poter gestire l’attacco più pericoloso della lega dalla lunga distanza, dando vita a un secondo tempo avvincente e ricco di emozioni. Con i padroni di casa sul -5, Durant realizza la tripla che accorcia le distanze, poi tocca a Irving mettere la freccia con una tripla, altri due punti e un’altra tripla, con la bomba di Harden a suggellare il 110-102 che di fatto chiude i conti a 4 minuti dalla fine.
Passando al tabellino, Harden firma la tripla doppia da 23 punti, 14 assist e 11 rimbalzi, Durant ne mette 28 con 9 rimbalzi (e 0 assist) e Irving realizza addirittura 39 punti. Ai Clippers non bastano invece i 33 punti di Leonard, i 26 di George e i 21 di Batum.
(5-16) Detroit Pistons – Utah Jazz (16-5)
Record speculare tra le due squadre di scena a Salt Lake City: in fondo, un motivo c’è e i Jazz ci tengono a metterlo subito in chiaro.
Il primo quarto vede infatti i padroni di casa volare sul +11 senza troppe difficoltà, gettando le basi per la nona vittoria consecutiva tra le mura amiche. I Pistons sembrano accusare più del dovuto il colpo e sventolano un accenno di bandiera bianca già nel secondo periodo, nel corso del quale Utah guadagna altri 12 punti: all’intervallo è 46-69 per Mitchell e compagni.
Al ritorno dagli spogliatoi, però, la musica cambia in modo inaspettato. I Pistons ritrovano la convinzione di potercela fare e riescono a racimolare sei punti utili ad assottigliare il gap e tentare il tutto per tutto nell’ultimo quarto. I padroni di casa soffrono più del previsto, ma il tasso tecnico superiore alla concorrenza alla fine si rivela decisivo per il buon esito del match: rimonta sventata e sedicesimo successo stagionale, proprio come le sconfitte di Detroit.
I 27 punti di Jerami Grent non risultano poi così utili alla causa, così come i 22 di Jackson e la doppia doppia da 17+14 messa a referto da Mason Plumlee. In casa Jazz, invece, brilla la stella di Mitchell, autore di 32 punti in 34 minuti di gioco, coadiuvato dai 20 punti di Conley, dai 18 di Bogdanovic e dalla doppia doppia da 12 punti e 13 rimbalzi di Royce O’Neale.
(11-8) Boston Celtics 111 – 107 Golden State Warriors (11-10)
Privi di Marcus Smart, i Celtics mettono in cascina un’importante vittoria esterna contro i Warriors di Curry, che pur nella sconfitta entra nel club dei 17000 punti realizzati con la canotta di Golden State, primato condiviso con Wilt Chamberlain.
A proposito di assenze, anche i padroni di casa si presentano senza James Wiseman, fermo ai box per una slogatura al polso sinistro, per poi perdere anche Kevon Looney nel corso del secondo tempo. Nonostante tutto, sono proprio i Warriors a chiudere avanti in doppia cifra il primo quarto, grazie a un Curry piuttosto ispirato che permette ai suoi di portarsi sul 24-35. Il secondo quarto però è all’insegna delle polveri bagnate e Boston riesce subito a rientrare in partita, arrivando all’intervallo lungo in perfetta parità (52-52).
In un terzo quarto molto equilibrato, ci prova Curry a dare il là alla vittoria dei suoi, che tornano avanti sull’81-80 a un minuto dalla sirena, ma non basta per tenere lontani i Celtics. Si decide tutto nell’ultimo periodo: con Boston in vantaggio a il un minuto dal termine della gara, il layup di Andrew Wiggins permette ai suoi di riportarsi sul -3, ma Tatum riesce ad allungare grazie a un paio di tiri liberi convertiti e Curry fallisce la tripla che avrebbe dato le ultime speranze ai suoi.
38 punti, 11 rimbalzi e 8 assist per lo Splash Brother, mentre in casa Boston spiccano i 27 punti e 9 rimbalzi di Jayson Tatum e la doppia doppia da 18 punti e 10 carambole firmata Jaylen Brown.