Risultati NBA: KD torna nella Baia e i Nets vincono contro Golden State! Utah sempre al top dell’Ovest
Kevin Durant torna a sfidare gli Warriors nella Baia per la prima volta da quando se n’è andato e i Nets vincono al Chase Center in scioltezza. Altra vittoria per i Jazz, sempre più primi ad Ovest. Sorprendono ancora i Knicks, bene Indiana
Non si può avere il miglior record della lega senza una difesa d’élite. Anche quando le percentuali non sono delle migliori, difendere nella miglior maniera possibile può darti una chance di vittoria. Questa è la filosofia degli Utah Jazz, che escono vittoriosi dallo scontro con i Miami Heat, reduci da quattro W consecutive.
Utah e Miami, almeno nei primi minuti di gara, giocano una partita combattuta, con i primi che hanno difficoltà a trovare la via del canestro contro la difesa degli ospiti. I canestri di Herro e Struss danno il +5 a Miami. Da questo momento, gli Heat non segnano per ben 6 minuti. Utah sfrutta il proprio gran lavoro difensivo per piazzare un parziale di 14-0, che permette loro di guidare la partita sul 45-36.
Il rientro in campo di Butler e soci è ancora più traumatico. Per altri 6 minuti, all’inizio del terzo quarto, Miami non riesce a trovare un singolo punto, sbagliando per ben 14 possessi consecutivi. I Jazz sfruttano la cosa e, con tre canestri in un minuto di Mitchell, piazza un altro parziale, stavolta di 16-0, che mette Utah sul +20 nel punteggio e in carrozza verso una facile vittoria.
(16-12) Brooklyn Nets 134-117 Golden State Warriors (14-13)
Era una delle partite più attese dell’intera stagione per un motivo: se ci fosse stato il pubblico, probabilmente si sarebbe alzato in piedi per applaudire il ritorno nella Baia di Kevin Durant.
I tempi e gli equilibri sono cambiati ed è ben evidente dall’andazzo della partita. Dopo 7 sconfitte consecutive in casa dei Golden State Warriors, il trio KD-Harden-Irving liquida, senza troppi patemi, la pratica Warriors. Brooklyn inizia la partita segnando la bellezza di 37 punti nel primo quarto e manda un chiaro segnale agli avversari. Per restare in partita contro un avversario così talentuoso, Golden State avrebbe bisogno del miglior Stephen Curry. Le speranze sono alte, visti i 40 punti con 10 triple messi a segno nell’ultima partita.
La realtà è però ben diversa: Curry fatica a trovare ritmo e segna una sola tripla nella prima metà di gara. I Nets possono così condurre per 66-51 dopo due quarti.
Anche nella seconda metà di gara, il trio Nets si spartisce bene i possessi in attacco e controlla agilmente la gara, che si avvia verso la sua conclusione naturale senza alcuno scossone imprevisto. KD chiude a 20 punti, Irving a 23, Harden a 19 + 16 assist. Troppo poco Curry (2 su 9 da 3 punti) per avere la meglio su questi tre fenomeni.