Risultati NBA: i Nets ingranano la sesta contro Leonard e George, tracollo dei Celtics sulla rimonta vincente di New Orleans
Otto gare nella nottata NBA, che vede i Bucks vincere in casa contro i più modesti Kings e gli Hawks strappare un prezioso successo casalingo contro i più quotati Nuggets. Vittorie anche per Raptors e Thunder, l’ennesima sconfitta costa invece il posto a coach Saunders.
Gara senza troppa storia quella andata in scena al Fiserv Forum di Milwaukee, dove i padroni di casa riescono ad imporsi sui Kings grazie allo strapotere del duo Antetokounmpo-Middleton, capace di realizzare 70 punti – 38 per il greco, 32 per il suo fido scudiero.
Secondo successo consecutivo che i Bucks costruiscono già dai primi minuti, nonostante l’iniziale resistenza degli ospiti: a fine primo quarto il tabellone recita 25-28, con i padroni di casa che vengono però fuori una volta per tutte nel secondo periodo, nel corso del quale Giannis e soci si abbattono senza pietà sulla difesa dei ragazzi di coach Walton. A metà gara è 56-70, con Milwaukee che nel secondo periodo può limitarsi a inserire il pilota automatico per blindare il successo numero 18 in stagione.
Doppia doppia da 13 punti e 10 assist per De’Aaron Fox, che per una sera cede lo scettro di miglior scorer dei suoi a DaQuan Jeffries, autore di 18 punti e 6 rimbalzi.
(16-14) Denver Nuggets 115 – 123 Atlanta Hawks (13-17)
Come a Milwaukee, anche ad Atlanta è una coppia a decidere le sorti del match di stanotte in favore dei padroni di casa, che si affidano a Trae Young e Clint Capela per avere la meglio suoi più quotati Denver Nuggets, alle prese con la sesta sconfitta nelle ultime sette trasferte.
Reduce dal career-high da 50 punti fatto registrare due sere fa in quel di Cleveland, Jamal Murray si ferma stavolta a quota 30, ma per una volta è il Joker a tradire almeno parzialmente le attese in attacco limitandosi a 15 punti, pur con 10 rimbalzi e 6 assist. Eppure, ad avere la meglio nei primi 12 minuti di gioco sono proprio gli ospiti, che chiudono il primo quarto sul 33-27.
Quattro match nel giro di sei giorni iniziano però a farsi sentire sulle gambe dei ragazzi di coach Malone, che già nel secondo periodo accusano il colpo e consentono ai padroni di casa di recuperare terreno e portarsi in vantaggio (56-64).
Non paghi, gli Hawks allungano ulteriormente andando ben oltre la doppia cifra di vantaggio, e a nulla valgono i tentativi tardivi di Denver per tornare in partita.
Alla fine sono 35, conditi da 15 assist e 6 rimbalzi, i punti di Trae Young, mentre Capela firma la doppia doppia da 22+10.
(7-24) Minnesota Timberwolves 99 – 103 New York Knicks (15-16)
Sconfitta ed esonero per Ryan Saunders, che dice addio alla panchina dei Timberwolves dopo la L numero 24 della stagione ottenuta in casa dei Knicks degli ex Thibodeau e Rose.
Che la serata non fosse di quelle da incorniciare per gli ospiti si era già intuito già dai primissimi minuti di gioco, nel corso dei quali i padroni di casa iniziano a macinare gioco senza che gli ospiti riescano a opporre un’adeguata resistenza. A fine primo quarto è 18-30, con la gara che sembra scorrere via senza intoppi per i Knicks, almeno fino agli ultimi dodici minuti di gara.
In vantaggio per 65-86, infatti, Barrett e compagni si lasciano sorprendere dall’improvvisa reazione d’orgoglio dei Timberwolves, che capitanati da Karl-Anthony Towns riescono inaspettatamente a tornare in partita. E’ proprio KAT a firmare addirittura il sorpasso a 2 minuti e 45 dalla fine, con i padroni di casa a mostrare solo una lontana parentela con i dominatori del primo tempo.
A 32 secondi dalla sirena finale, tocca a Julius Randle convertire il libero che vale il controsorpasso e, di conseguenza, l’esonero di coach Saunders, arrivato al termine di uno dei pochi match in cui i suoi hanno mostrato, seppur tardivamente, di poter dire la loro, salvando quantomeno la faccia.
25 punti e 14 assist per Randle, miglior realizzatore dei suoi, mentre RJ Barrett chiude con 21 punti; dall’altra parte, 27 punti e 15 rimbalzi per Towns, con Rubio che invece mette a referto 18 punti e 6 assist, che non bastano però a salvare la panchina dell’ex assistente di Thibs.