Gli Utah Jazz collaboreranno con la lega NBA nelle indagini riguardo commenti discriminatori fatti dal vicepresidente della squadra, Dennis Lindsey contro l’ex guardia Elijah Millsap nel 2015.
L’indagine è partita dopo alcune prove mostrate in cui sarebbe possibile provare la colpevolezza del dirigente, in alcune note dettagliate, provenienti da un incontro tenutosi l’Aprile del 2015 dallo stesso Millsap con tre dirigenti degli Jazz.
”L’organizzazione degli Utah Jazz ha tolleranza zero per quanto riguardo comportamenti discriminatori di qualsiasi tipo. Prendiamo questo genere di accaduti seriamente. Per questo motivo lavoreremo in coordinazione con l’NBA per fare luce su questo accaduto. Vogliamo una visione chiara e imparziale riguardo ciò che è successo.”
Da una parte, Elijah Millsap ha continuato a twittare, spiegando come questo tipo di bigottismo sia ancora presente in molte società della lega, allegando anche una parte della conversazione con Lindsey, in cui quest’ultimo avrebbe pronunciato parole di stampo razzista.
Il vicepresidente della franchigia, ha immediatamente negato di aver pronunciato qualsiasi tipo di offesa razziale verso il suo ex giocatore, e che le note di cui si parla nell’indagine, siano state manipolate o modificate successivamente all’incontro. In ogni caso, gli Jazz e la lega NBA hanno a disposizione i dettagli di tutti i meeting avuti da Lindsey da quando è entrato all’interno dello staff della squadra, nel 2012 come GM.
L’obiettivo, è quello di chiarire questo episodio prima possibile, così che non vada ad intaccare il buonissimo percorso della squadra finora.
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