Un tuffo nel glorioso passato di Kevin Garnett, in quel 2010 in cui i Boston Celtics, vincitori dell’anello nel 2008, affrontano nelle Finals i Lakers di un motivatissimo Kobe Bryant, in cerca di vendetta per la sconfitta precedentemente subita dai rivali biancoverdi.
The Big Ticket, nella sua lunga intervista a Bleacher Report, ha parlato di quella gara 7 giocata allo Staples Center che ha deciso le sorti della stagione in favore dei gialloviola.
Garnett si è soffermato sulla prestazione di Bryant, poco preciso dal punto di vista realizzativo in quella gara, ma capace di coinvolgere i compagni più caldi. Decisivo fu l’assist nel clutch-time per la tripla di Ron Artest che ha – di fatto – chiuso la partita e consegnato l’anello ai Los Angeles Lakers.
Il lungo dei Celtics ricorda una gara di Kobe di enorme sacrificio, condizionata da un infortunio al dito e un grosso fastidio alla caviglia:
“In gara 7 ci siamo detti che avremmo fermato Kobe ad ogni costo; questo era il nostro piano partita, ma lui trovò ugualmente il modo per vincerla. È riuscito a capire chi dei suoi compagni era in grado di fargli vincere la gara e ha iniziato a coinvolgere Artest. Ron ha messo 20 punti quella sera e gli ultimi tre sono stati i più importanti.”
“Sull’ultimo possesso siamo stati difensivamente perfetti: Ray era forte su Kobe, Wallace ha raddoppiato e ha costretto Bryant a scaricare su Artest. Abbiamo ruotato sul tiratore e Pierce è riuscito a contestare il tiro…abbiamo fatto ciò che dovevamo fare, ma la palla è entrata e sul +6 Lakers non ci siamo più ripresi.”
Garnett alla fine ha dichiarato che, a distanza di 10 anni, è ancora difficile digerire quella sconfitta, ma quei Celtics rimangono una squadra che si è trovata ad un Black Mamba dal conquistare il suo secondo titolo nell’era Doc Rivers.