I Brooklyn Nets hanno centrato la loro ottava vittoria consecutiva, nell’incontro della nottata che li ha visti trionfare sul campo degli Orlando Magic. Nonostante l’assenza piuttosto pesante di Kevin Durant, la franchigia di New York è riuscita a portarsi a casa la vittoria per 129-92 con una certa facilità.
Molto merito va ovviamente a James Harden e Kyrie Irving, che stanno guidando la squadra sul campo e fuori, dimostrando uno spirito di squadra che sembravano aver accantonato in un certo periodo della propria carriera.
Parlando di Irving, il suo stile di gioco è decisamente cambiato, e migliorato dall’arrivo del Barba in squadra; l’ex giocatore dei Cavs ha accettato di poter partire lontano dalla palla in parecchie azioni, concentrandosi sulle sua qualità da scorer, e mettendo in mostra delle capacità offensive raffinate, come dimostrano gli ennesimi 27 punti segnati ieri sera.
BAGAGLIO D’ESPERIENZA
Proprio riguardo la permanenza a Cleveland e a Boston, è stato chiesto a Kyrie cosa avesse imparato nelle due precedenti esperienze, piuttosto diverse tra loro.
”Al tempo c’erano molte persone che parlavano per me o credevano di poterlo fare, senza conoscere chi fossi davvero. Non mi va di parlare di Cleveland e Boston, perché si finirebbe per generalizzare. Quello che ho imparato è che se non riesci a goderti il momento, tutti i giorni, anche quando sei stanco e senti di non farcela, non puoi dare un buon esempio alla squadra. Parlo di leadership, di sacrificarsi per i compagni.
Ho dovuto imparare che non potevo guidare la squadra da solo, non potevo essere l’eroe che da un esempio e guida per il meglio, quella è un’immagine che spesso i media vorrebbero disegnarci addosso. Ho imparato tante lezioni da lì, sono contento di poter trasmettere quegli episodi ai miei compagni ora.”
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