Un pessimo parziale subìto nella seconda metà del terzo quarto di gioco, 10-0 in 109”, non ha impedito agli Utah Jazz di giocarsi la vittoria nelle ultime battute della gara contro New Orleans. Conley è rimasto imbottigliato nell’ultimo possesso utile per il pareggio e a quel punto ha cercato di strappare un fallo in extremis per punti facili a cronometro fermo. Nulla di fatto, tiro corto e Pelicans a +5 in contropiede con Josh Hart.
Comprensibile delusione in casa Jazz nel post-partita. I Pelicans hanno segnato 74 punti in pitturato, proprio nella zona che il Game-plan di Utah avrebbe dovuto blindare. Un problema di esecuzione e approccio su cui riflettere, dunque. Il commento a caldo di Donovan Mitchell:
“Sappiamo ciò che fanno, sono al primo posto per punti in pitturato. Eravamo in ritardo su alcuni aspetti. Dobbiamo proteggere l’area e questa sera non l’abbiamo fatto in nessun modo, forma o maniera.”
A ruota Rudy Gobert, che sottolinea il momento degli Utah Jazz:
“Giochiamo contro noi stessi. Ora siamo in una condizione per cui le squadre e i giocatori avversari ci vedono come una sfida e ciò li porta a dare il meglio. È come se giocassimo una gara di Playoff ogni sera, sta a noi migliorare, soprattutto difensivamente.”
Un commento – piccato – anche su Zion:
“Zion è molto bravo a fare il suo, ovvero attaccare il canestro e finire al ferro. La [questione] riguarda la nostra difesa. Noi – io in particolare – avremmo potuto fare meglio in quel [terzo] quarto. Su alcuni layup di Zion avrei potuto impattare maggiormente. Quando qualcuno salta mettendo avanti il gomito, sta bene negli highlights, ma è pur sempre fallo in attacco.”
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