Nella partita vinta per 114-111 dai suoi Indiana Pacers, TJ McConnell è entrato nella storia NBA effettuando ben nove recuperi di palla in un solo tempo, chiudendo poi in tripla doppia, con 16 punti, 13 assist, e appunto, 10 recuperi.
La prestazione di McConnell è stata superba anche dal punto di vista della precisione, con un 8/8 dal campo senza mai andare alla lunetta per tirare i liberi. Non solo ha realizzato la sua seconda tripla doppia in carriera, ma ha anche portato i suoi Pacers alla vittoria, aiutato dalle giocate comunque ottime di Malcolm Brogdon, miglior marcatore con 29 punti – 12-15 al tiro – e Domantas Sabonis.
Dopo la partita, le luci dei riflettori erano tutte su di lui, e sono arrivate molte domande riguardo la serata storica d TJ McConnell. Ecco il suo commento:
“Cerco di essere un buon compagno di squadra, non cerco mai la gloria personale. I miei compagni sono stati fondamentali, il modo in cui hanno pressato sul portatore di palla, è stato fantastico, mi hanno dato la possibilità di prendere la palla e di intercettare i passaggi avversari.
Probabilmente è una delle migliori prestazioni della mia carriera, ma mi interessa solo della vittoria della squadra.”
Infine, l’ultima domanda fatta al giocatore riguardava proprio l’ultima rubata della partita, fondamentale per portare i Pacers alla vittoria.
“Sarò onesto con voi, non la ricordo. Stavamo difendendo bene e ho provato ad allungare le mie braccia per sporcare il gioco avversario, e sono riuscito a rubarla. Questo è ciò che ho fatto. Nella prima parte dell’incontro non ho per nulla pensato ai record, mi è stato detto alla fine del primo tempo da alcuni compagni. Non volevo rovinare la partita, cercando una rubata, è venuta da sé.”
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