Una delle principali sorprese di questa prima parte di regular season è sicuramente l’ala dei New York Knicks Julius Randle. Il giocatore è stato selezionato per la prima volta all’All-Star Game. L’etica lavorativa di Randle non è seconda a nessuno e mai come quest’anno sono evidenti i frutti del duro lavoro svolto in palestra.
A questo proposito, il giocatore dei Knicks ha raccontato che fu Kobe Bryant a cambiare per sempre il suo approccio agli allenamenti. Randle, che allora vestiva la maglia dei Los Angeles Lakers, fu costretto a saltare la prima stagione nella NBA a causa di un infortunio alla gamba subito durante la sua partita di debutto.
Durante la seconda stagione, i Lakers affrontarono nel match di apertura i Dallas Mavericks. Essendo Randle nativo di Dallas, aveva intenzione di passare una serata con gli amici e i propri familiari prima della partita. Kobe, invece, aveva altri progetti per l’allora ventenne Randle.
Ecco quanto raccontato a The Players Tribune:
“Appena scesi dall’areo, raggiungemmo l’hotel. Mi ricordo quel momento come se fosse ieri. Kobe mi domandò: ‘Julius, cos’hai intenzione di fare questa sera?’. Io risposi che avevo intenzione di uscire con gli amici e rilassarmi. Allora Kobe mi rispose: ‘No. Tu vieni con me in palestra’. Ovviamente non potevo dire di no a Kobe”
Il giocatore ha poi aggiunto:
“Da quel momento in poi è diventata una routine allenarsi prima di una partita. In ogni trasferta, scendo dall’aereo e vado ad allenarmi. Kobe ha cambiato radicalmente la mia carriera da quel momento in poi. Per questo gli sarò per sempre grato.”
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