Questa notte i Minnesota Timberwolves hanno vinto contro i Suns, trascinati da Anthony Edwards che, con i 42 punti messi a segno, ha stabilito un nuovo record, diventando il terzo giocatore più giovane nella storia NBA a segnare più di 40 punti in una partita.
A 19 anni e 225 giorni, Anthony Edwards ha superato Carmelo Anthony in questa particolare classifica, piazzandosi dietro e Kevin Durant e LeBron James. Questa notte, inoltre, ha stabilito il suo career-high.
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Nonostante Minnesota detenga il peggior record NBA della stagione (10-31), dalla pausa All-Star Game Edwards vede un miglioramento della squadra, complice anche l’ottima intesa con Karl-Anthony Towns (41 punti, 10 rimbalzi e 8 assist stanotte). Queste le parole del rookie nel post-partita:
“Quando vinciamo siamo sempre felici. Da qualche settimana giochiamo meglio e oggi si è visto: tutti noi, lo staff e gli allenatori sappiamo cosa vogliamo fare e quali sono i nostri ruoli. È una squadra completamente diversa. Con Karl mi trovo davvero bene: mi diverto a giocare con lui, lo rispetto molto e mi dà molti consigli, insieme andiamo alla grande”
Gongola coach Chris Finch che, con Anthony Edwards e Towns così in forma, si aspetta grandi cose nei prossimi impegni:
“Che nottata, semplicemente incredibile. Hanno giocato in modo perfetto ed efficace: KAT ha quasi fatto una tripla doppia, lui e Anthony ci stavano trascinando. Stiamo trovando il giusto equilibrio: con le giuste combinazioni e con questa disposizione, che è la migliore per tutti, possiamo fare bene. Ovviamente non dico che vinceremo tutte le partite, ma che comunque daremo del filo da torcere a tutti”
Tifosi e franchigia hanno già battezzato Anthony Edwards ‘Rookie of the Year’ e chissà se, tra qualche ora sempre contro Phoenix, andrà a caccia di un altro record.
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