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Dieci gare nella nottata NBA che segna l’esordio tutt’altro che indimenticabile – quantomeno a livello personale – dell’ex Pistons con la canotta dei Nets. L’overtime premia gli sforzi di Pacers e Sixers, mentre i giovani Pelicans sorprendono Denver. Vittorie anche per Celtics e Bulls, i Rockets arrivano invece a 20 sconfitte di fila.
(18-24) Oklahoma City Thunder 114 – 112 Houston Rockets (11-30)
Sembra non voler conoscere fine la serie di sconfitte consecutive dei Rockets, che nella serata europea raggiungono quota 20 per via del successo esterno dei Thunder, vittoriosi nel finale grazie alla stoppata decisiva di Lu Dortz sul layup tentato da John Wall a una manciata di secondi dalla sirena conclusiva.
Ultimi minuti concitati a parte, come da pronostico sono gli ospiti a dare il via al match con il giusto piglio, guadagnando nove lunghezze di vantaggio nel giro del solo primo quarto (31-22).
Nel secondo periodo le difese si concedono qualche pausa di troppo lasciando carta bianca ai due attacchi, con i padroni di casa che riescono a recuperare un po’ di margine e a rimettersi in carreggiata in vista della seconda metà di gara: all’intervallo è 66-62 per OKC.
Nei restanti 24 minuti di gioco le due squadre se la giocano ad armi sostanzialmente pari, con Houston che non riesce però a trovare le giuste energie fisiche e mentali per mettere la freccia e Wall che nel finale getta un paio di volte alle ortiche il pallone del possibile sorpasso.
L’ex Wizards è comunque uno dei più positivi dei suoi con 24 punti e 7 assist, che insieme ai 23 punti di Oladipo e ai 27+8 di Christian Wood danno del filo da torcere ai Thunder. Dal canto loro, gli ospiti ringraziano i 23 punti di Lu Dort e la doppia doppia da 13 punti e 14 rimbalzi messa a referto da Moses Brown.
(14-28) Orlando Magic 96-112 Boston Celtics (21-21)
Dopo tre sconfitte consecutive e un periodo di forma tutt’altro che esaltante, al Garden di Boston i Celtics battono un colpo e superano tra le mura amiche i Magic di coach Clifford, a cui non riesce il doppio miracolo dopo l’insperato successo sui Nets di due sere fa.
Eppure l’avvio fa decisamente ben sperare dalle parti di Orlando, con gli ospiti che chiudono il primo tempo in testa sul 31-27 prima di farsi rimontare di ben 12 lunghezze dai padroni di casa in un secondo periodo che vede i Celtics presentarsi all’intervallo lungo sul punteggio di 48-56.
Con il tabellone a favore, nel secondo tempo Boston si limita poi a gestire il risultato, amministrando senza affanni i timidissimi tentativi di rimonta di Vucevic e compagni, che incassano la decima sconfitta delle ultime undici gare.
22 punti e 13 rimbalzi per il solito numero 9 di Orlando, mentre Boston sfrutta al meglio i 34 punti di Jaylen Brown e i 23 di Jayson Tatum.
E’ servito un overtime all’AmericanAirlines Center di Miami per decretare chi tra i padroni di casa e i Pacers meritasse di più la vittoria in uno dei quattro matinée domenicali.
Alla fine a spuntarla sono stati proprio gli ospiti, che dopo aver chiuso la prima metà di gara navigando sulla doppia cifra di vantaggio (57-49) consentono agli Heat di riaprire la gara grazie a un’imprevista difficoltà nel trovare il fondo della retina a inizio terzo quarto. Grazie ai canestri pesanti della premiata ditta Butler-Adebayo – 21 punti, 15 rimbalzi e 7 assist per il primo, 29 punti e 10 rimbalzi per il secondo – Miami riesce a trovare il pari sul 98-98 a dodici secondi dal termine del match, condannando Indiana a giocarsi il tutto per tutto nel supplementare.
A quel punto, l’inerzia della gara sembra essere tutta dalla parte dei padroni di casa, che si portano sul +5 grazie ad Adebayo e alla tripla di Duncan Robinson, ma i Pacers si rialzano a suon di bombe firmate Justin Holiday – 15 punti per lui, uno in meno di Myles Turner e due in meno rispetto ai 17 di Domantas Sabonis – e mettono la testa avanti giusto in tempo per la volata finale, decisa dalla tripla del pareggio fallita da Jimmy Butler.