La sfida della notte tra Clippers e Sixers rappresentava il ritorno allo Staples Center dell’head coach Doc Rivers. Da quest’anno Rivers siede sulla panchina dei Philadelphia 76ers, i quali, con un record di 32-14, occupano il primo posto a Est. Prima della partita Rivers ha però commentato la Western Conference, dicendo chi per lui sono le squadre da battere:
“Utah sta giocando molto bene, una pallacanestro incredibile, e meritano di stare dove sono. Denver si è mossa bene alla trade deadline rafforzandosi. Anche Portland è migliorata rispetto allo scorso anno ma penso che i Lakers e i Clippers siano ancora le due squadre da battere nella Western Conference”
Dopo aver parlato della Conference in generale Rivers è sceso più nello specifico, concentrandosi sulla sua ex squadra, i Los Angeles Clippers, che ha allenato dal 2013 al 2020:
“Sono una squadra diversa ora. Non hanno molti dei giocatori che c’erano gli scorsi anni, ma continuano a giocare alcune cose come le giocavo io. D’altronde non avrei cambiato quasi niente in attacco, l’anno scorso girava molto bene. La grande differenza è che adesso possono allenarsi di più insieme e si vede. Stanno anche dando la palla di più a P.G., e questo penso che lo stia aiutando. Hanno fatto dei buoni cambiamenti quindi, soprattutto in difesa, dove penso siano una migliore squadra oggi”
Per ultimo Rivers ha commentato anche l’aggiunta a roster di Rajon Rondo, arrivato in una trade che ha portato ad Atlanta Lou Williams:
“L’anno scorso era difficile giocare senza che la palla fosse nelle mani di Kawhi o P.G., ma con l’aggiunta di Rondo le cose cambiano perché anche lui può guidare l’attacco. Sarà importante in campo, ma credo che la sua voce nello spogliatoio lo sarà ancora di più. È uno di quei ragazzi che può aiutarti dicendo sempre come stanno le cose, ed è molto importante avere un giocatore del genere in squadra”
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