Risultati NBA: 53 punti e successo all’overtime per Tatum e i suoi Celtics, sconfitte a sorpresa per Sixers e Bucks
Nove gare in un recap NBA all’insegna delle grandi prestazioni individuali, con il career-high dello 0 di Boston e i 50 punti di Zach LaVine – che non bastano però ad assicurare la vittoria ai Bulls sugli Hawks di un buon Danilo Gallinari – a illuminare la serata statunitense. Due overtime e qualche risultato a sorpresa, successi all’ultimo respiro per Denver e Wizards.
(22-29) Chicago Bulls 108 – 120 Atlanta Hawks (28-25)
Buon successo casalingo per gli Hawks, che alla Philips Arena devono vedersela con un Zach LaVine da 50 punti, 8 rimbalzi e 5 assist ma in qualche modo riescono comunque a far tornare a casa i Bulls a mani vuote.
A rispondere colpo su colpo all’ex Timberwolves ci pensa infatti Trae Young, che a suon di 42 punti, 9 assist e 8 rimbalzi fa sì che i suoi non affondino dopo un primo tempo approcciato non esattamente con il piede giusto.
A metà gara il tabellone recita 66-53, con LaVine che nel solo secondo periodo ne mette 25 inguaiando non poco i ragazzi di coach McMillan, che al rientro dagli spogliatoi decidono finalmente di applicarsi mettendo addirittura la freccia grazie a un super parziale di 18-33.
Vittoria dunque per i padroni di casa, che ringraziano anche un Danilo Gallinari da 20 punti e 6 rimbalzi dalla panchina, mentre nonostante il 25+10 firmato Nikola Vucevic gli ospiti steccano pagando più caro del previsto i soli 8 punti realizzati complessivamente dai vari Williams, Satoransky e Young.
(19-32) Washington Wizards 110 – 107 Golden State Warriors (24-28)
Vittoria d’orgoglio per dei Wizards corsari in quel di San Francisco, dove i padroni di casa si lasciano sorprendere nel finale da Bradley Beal, che riscatta una prestazione opaca con un paio di possessi che si riveleranno decisivi nell’economia del match.
Nonostante qualche difficoltà di troppo al tiro, dovuta anche ai sistematici raddoppi della squadra di coach Kerr, è stato proprio il leader di Washington a mettere la sua personale firma sull’incontro dopo che i padroni di casa nel corso del terzo periodo erano passati avanti ribaltando l’iniziale vantaggio di Beal e soci.
Alla fine, grazie a un provvidenziale gioco da 4 punti del numero 3, sono gli ospiti a uscire dal campo con il sorriso, anche per via della tripla doppia da 19 punti, 14 rimbalzi e altrettanti assist fatta registrare dal solito Russell Westbrook. Nulla da fare invece per Golden State, a cui non bastano i 32 punti di Curry e i 23 di Kelly Oubre Jr.
(24-26) San Antonio Spurs 119 – 121 Denver Nuggets (34-18)
Altro testa a testa ad ovest, questa volta in quel di Denver, dove i padroni di casa riescono a spuntarla per un soffio sugli Spurs di coach Popovich.
Ottava vittoria di fila per i ragazzi di Michael Malone, ma non certo senza fatica. Eppure, le cose si erano messe decisamente bene per i Nuggets, almeno a giudicare dal rassicurante +10 sancito dal tabellone a fine primo quarto (26-36).
I minuti scorrono senza che gli Spurs diano segni di vita degni di nota, quando all’improvviso nell’ultimo quarto l’orgoglio dei texani inizia a dare qualche sussulto, con Denver che improvvisamente si ritrova a dover alzare le barricate per difendere il vantaggio acquisito.
A 10 secondi dalla fine i liberi di Derrick White portano i suoi sul -1 (119-120), con Michael Porter Jr. che dall’altra parte non riesce ad andare oltre l’1-2 dalla lunetta: per sua fortuna, però, il buzzer beater di DeMar DeRozan non va a segno, sancendo ufficialmente la vittoria dei Nuggets.
A metterci la firma ci pensa il solito, mostruoso, Nikola Jokic, che chiude con la tripla doppia da 26 punti, 14 assist e 13 rimbalzi; 22+10 anche per Porter Jr., mentre a San Antonio non bastano i 24 punti e 12 assist di DeRozan e i 25 di Derrick White.
