Risultati NBA: Suns corsari a Philadelphia, Brooklyn inciampa sui Raptors
Dodici gare in una nottata NBA più affollata del solito, che vede i Nuggets spuntarla di misura sul campo dei Blazers e i Clippers ritrovare la strada dopo un avvio decisamente da dimenticare. La magia di Curry si esaurisce bruscamente in quel di Washington, mentre all’overtime i Knicks colgono l’ottavo successo di fila e i Jazz passeggiano sui resti dei Rockets.
Sul campo decisamente difficile del Moda Center di Portland, i Nuggets di Michael Malone devono sudare sette camicie per ottenere la quarta vittoria consecuitva, che come al solito porta l’inconfondibile firma di Nikola Jokic.
Al termine di una gara che ha visto entrambe le formazioni darsi battaglia senza mai riuscire ad emergere in maniera netta e inequivocabile, è stato proprio l’aspirante MVP della regular season – autore di 25 punti, 9 rimbalzi e 5 assist – a condannare i padroni di casa alla terza sconfitta di fila con tre tiri liberi decisivi convertiti a un minuto e mezzo dalla fine per il provvisorio 106-103. Sul fronte opposto, Lillard – che chiuderà con 22 punti e 5 assist – mette a segno il jumper del -1, senza però che i Blazers nei possessi successivi riescano ad andare oltre e a riportarsi avanti.
(29-28) Memphis Grizzlies 105 – 117 Los Angeles Clippers (42-19)
Nonostante un inizio decisamente da dimenticare, i ragazzi di Tyronn Lue riescono a ritrovare la strada giusta in tempo utile e a cogliere il successo numero 42 di questa regular season a spese degli agguerriti Grizzlies di coach Jenkins.
L’avvio dei padroni di casa, infatti, è tutt’altro che da incorniciare: dopo dodici minuti di gioco i losangelini si ritrovano sotto per 39-24, pagando forse più del dovuto le assenze pesanti dei vari Leonard, George e Jackson, con gli ultimi due fortunatamente alle prese solo con un riposo precauzionale.
Senza i leader dello spogliatoio, tocca dunque a Luke Kennard e Marcus Morris caricarsi la squadra sulle spalle per tentare la rimonta: 28 punti per il primo, 25 per il secondo e il gioco è fatto, con Los Angeles che già a fine terzo quarto riesce a riportarsi avanti in vista della volata finale, conclusa nel migliore dei modi nonostante le ultime resistenze degli ospiti.
Nulla da fare, dunque, per i Grizzlies, a cui per stavolta non bastano i 22 punti, 6 rimbalzi e 4 assist messi a referto dal solito Ja Morant.
(42-16) Phoenix Suns 116 – 113 Philadelphia 76ers (39-19)
Al termine di una battaglia lunga 48 minuti, il big match della nottata si risolve in favore dei ragazzi di Monty Williams, che sfruttano a dovere le assenze dei vari Harris e Simmons – e, almeno in parte, anche di Embiid – per ribadire ancora una volta il proprio status di potenza dell’ovest, una posizione che con tutta probabilità neppure i fan più accaniti avrebbero pronosticato a inizio stagione.
Ad ogni modo, a tenere alto l’onore dei padroni di casa è proprio il sempre più autorevole candidato al premio di MVP della stagione, costretto però a lasciare il campo nel corso del terzo periodo per via di un impatto più violento del previsto tra il ginocchio sinistro e il parquet del Wells Fargo Center, limitandosi a fare il tifo per i compagni di squadra dopo un discreto bottino di 38 punti e 17 rimbalzi.
Senza i Big-Three di Philadelphia – con Embiid poi rientrato giusto in tempo per tentare il buzzer beater della disperazione -, i Suns ne approfittano per lanciare l’assalto al fortino di Philly nei minuti finali, nel corso dei quali gli ospiti riescono finalmente a spuntarla.
A condurre i suoi alla vittoria ci pensa come al solito l’eterno Chris Paul, autore di 28 punti e 8 assist, con Devin Booker che si accontenta invece di 19 punti e 7 assist.